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Write Aids 2014: “Proteggersi sempre. Discriminare mai”

pobraneLa diagnosi d’infezione da Hiv è in calo in Emilia-Romagna: 300 nuovi casi nel 2013 rispetto ai 365 del 2012. Questi sono i dati licenziati dal Servizio Sanitario Regionale, in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids, che Lunedì 1° dicembre, lancia la nuova campagna, “Proteggersi sempre. Discriminare mai”, slogan ideato per contrastare, da un lato, la sottovalutazione del rischio e, dall’altro, lo stigma, il pregiudizio e la discriminazione nei confronti di chi è sieropositivo o malato di Aids. Il rapporto di fine 2013 della Regione Emilia Romagna, presenta un calo delle diagnosi di Hiv, un segnale importante, che deve però tenere conto del fatto che solo per un quarto delle diagnosi (23,8%) il test è stato eseguito perché la persona si è resa conto di aver tenuto comportamenti a rischio.

Il modo di trasmissione è ormai quasi esclusivamente sessuale, con un 88% nei casi del 2013, e una persona su due, pari al 50,3%, scopre di aver contratto l’infezione quando è già in uno stadio avanzato della sieropositività, o, addirittura, quando è malata di Aids. C’è ancora poca consapevolezza sul fatto che una diagnosi tardiva non permette di accedere tempestivamente alle terapie antiretrovirali e ne riduce l’efficacia.

La Commissione Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria-Ausl di Ferrara, dal 2009 impegnata con il sostegno del Comune di Ferrara e dell’Avis nel progetto “Write Aids”, si presenta all’appuntamento del 1° Dicembre con i consueti incontri con studenti e insegnanti delle scuole medie superiori fino al 6 Dicembre alla Sala Estense e due interventi in provincia, Martedì 2 al Polo Scolastico di Codigoro e Giovedì 4 al “R. Brindisi” del Lido degli Estensi.   Approfondimenti sono disponibili al link  Write Aids 2014  www.ausl.fe.it

La novità 2014  è la diffusione in streaming sul web degli incontri  con gli studenti in un programma che, quest’anno, s’arricchisce di due “anteprime”: 

  • Sabato 29, una giornata di formazione nazionale per i giornalisti in collaborazione con Ordine e Fondazione dei Giornalisti di Bologna;
  • Domenica 30 Novembre, alle 17.30, in Piazza Municipale a Ferrara, l’animazione di Write Aids Flashmob 2014, in collaborazione con l’associazione Ferrara By Night.

La Sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, infine, ospita da Venerdì 28 Novembre a  Venerdì 5 Dicembre,  la mostra “WRITE AIDS STORY: l’Aids attraverso gli occhi e i pensieri dei giovani” (orari del Comune, Sabato Chiuso).

Tutti gli interventi dei relatori, pur con diverse sfumature, hanno ripetuto l’esigenza di una maggiore informazione e incisività delle azioni: dalla comunicazione alla prevenzione per diffondere la consapevolezza di una malattia correlata a stili di vita sessuale ad alto rischio.

A Ferrara, quest’anno, si sono registrati 28 nuovi casi che si aggiungono ai circa 600 pazienti seguiti dall’Ambulatorio HIV-AIDS del servizio malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara con un costo di  quasi 4 milioni di euro a carico della servizio sanitario pubblico.

In Emilia Romagna, invece, a oggi, sono circa 400 i nuovi casi, specialmente nella fascia  tra i 25 e 40 anni in maschi sessualmente attivi. Punto d’efficienza del sistema di prevenzione è il test alle donne in gravidanza, grazie al quale dal 1996  non si registra a Ferrara  nessun nuovo  caso tra i nascituri  di madri sieropositive.

Una stabilità del dato che, comunque, non rassicura gli addetti ai lavori e i professionisti, ma che, anzi, impone un’intensificazione della vigilanza e delle azioni di prevenzione e informazione, confermata dai 2,5 milioni di euro stanziati per la formazione degli operatori sanitari e l’informazione della popolazione.

TUTTE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA. Sono sul portale del Servizio Sanitario Regionale www.saluter.it

Il sito internet www.helpaids.it  è, invece, dedicato al tema e offre, nel rispetto dell’anonimato, risposte e consulenze con un’equipe di infettivologi, psicologi, ginecologi e ostetriche.

Il Numero Verde Aids 800 856080  è attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14 alle 18; il Lunedì anche 9 -12

I DATI SULLE INFEZIONI DA HIV IN EMILIA-ROMAGNA.

Nel 2013 (dati al 31 dicembre) le nuove diagnosi di infezione da Hiv tra i residenti in Emilia-Romagna sono state 300, pari a 6,7 casi ogni centomila abitanti, e mostrano un calo rispetto agli anni precedenti (365 nel 2012, 361 nel 2011, 389 nel 2010).

Queste le caratteristiche prevalenti della persona sieropositiva, sempre nel periodo 2006-2013: maschio (il 72,7% dei casi), di età tra 30 e 39 anni (33,5%), di nazionalità italiana (70,9%).

Il rapporto maschi/femmine è di 2,8 maschi sieropositivi per ogni donna, in leggero aumento.

Tra le donne, la fascia di età con più diagnosi è più bassa rispetto ai maschi: 20-29 anni.

La modalità di trasmissione principale si conferma essere quella sessuale: negli otto anni di osservazione ha raggiunto l’86,1% di tutte le diagnosi di Hiv (e l’88% nel solo 2013) e il 54,4% è dovuta a rapporti eterosessuali non protetti (31,7% omosessuali o bisessuali).

La percezione di aver adottato comportamenti a rischio tra le persone risultate positive all’Hiv è molto bassa: il 23,8% l’ha dichiarata come motivazione di esecuzione del test (mentre nel 48,2% dei casi per sospetta patologia correlata all’Hiv o per sospetta malattia a trasmissione sessuale).

Il 20% di tutte le donne con diagnosi di Hiv ha scoperto di essere sieropositiva in occasione dei controlli per gravidanza (erano il 18,8% l’anno precedente).

Le persone che giungono tardi alla diagnosi d’infezione da Hiv – ovvero con Aids conclamato e/o con il sistema immunitario molto danneggiato (denominate “late presenters”) -sono il 50,3% di tutte le diagnosi Hiv nel periodo 2006-2013, mentre a livello nazionale la proporzione è maggiore: negli ultimi anni si è attestata intorno al 57%.

I FONDI PER FORMAZIONE E PROGETTI: DALLA REGIONE 2,5 MILIONI

La Regione Emilia-Romagna ha destinato 1 milione di euro per finanziare il prossimo anno, anche sui temi dello stigma e della discriminazione, la formazione di medici, infermieri, personale ausiliario dei reparti ospedalieri di malattie infettive, dei servizi territoriali che si occupano di assistenza domiciliare alle persone con Aids e negli istituti penitenziari. 

Altri 1,5 milioni di euro sono destinati alle attività informative ed educative svolte dalle Aziende sanitarie negli Spazi giovani, alle iniziative rivolte alle donne migranti e a sostenere i progetti del Numero verde regionale Aids e del sito web Helpaids.

LA CAMPAGNA INFORMATIVA

“E’ importante essere informati e comprendere che ogni diffidenza nei confronti di chi ha l’Hiv non è motivata”: la campagna regionale quest’anno dedica un’attenzione particolare anche a contrastare lo stigma, il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids.

L’obiettivo è ricordare la discriminazione esiste ed è determinata solo da ignoranza e pregiudizio.

Due le fasi in cui si articola la campagna: la prima, per la Giornata mondiale, prevede la diffusione di uno spot radio sulle principali emittenti radiofoniche dell’Emilia-Romagna (fino al 7 dicembre) e la distribuzione di un manifesto nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e nelle farmacie.

La seconda fase, entro la fine dell’anno, vedrà la realizzazione di uno spot video e di cartoline informative per le sale d’attesa e per le sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e per le farmacie.

Sul web, in particolare, la Regione lancia nei prossimi mesi una campagna informativa specifica attraverso il motore di ricerca Google e il canale di video Youtube.