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Violenze a operatori, dal 2021 boom richieste di aiuto a Consulcesi

Roma, 10 mar. (Adnkronos Salute) – “Il periodo 2021-2022 per gli operatori sanitari” vittime di aggressioni “è stato un biennio nero e i primi mesi di quest’anno non sembrano aver segnato un cambio di tendenza. Sono aumentate dal 40% al 50% le segnalazioni e le richieste di aiuto che arrivano ai legali di Consulcesi”. Così Massimo Tortorella, presidente Consulcesi, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari (12 marzo), fenomeno sempre più preoccupante. “Per celebrarli, dobbiamo proteggerli”, è il messaggio lanciato da Tortorella che ricorda quanto lavoro ci sia dietro il telefono rosso 800.620.525, attivato dal 2020 quale supporto specializzato per tutti i lavoratori della sanità che hanno subito delle aggressioni e non sanno come tutelarsi.

“Ci chiedono suggerimenti e consigli per tutelarsi dinanzi a situazioni che possiamo definire ‘borderline’ – segnala Tortorella – Molti lavorano nonostante la paura e vogliono capire quali strumenti hanno a disposizione per difendersi da eventuali attacchi verbali o addirittura fisici”.

Consulcesi – riporta una nota – mira a sostenere e supportare gli operatori sanitari ai primi segnali di rischio, prima cioè che diventino protagonisti dei tristi eventi di cronaca che si leggono ormai quasi ogni giorno sui giornali. “In quest’ottica stiamo continuando a investire per ampliare il catalogo di formazione Ecm dedicato al counselling – sottolinea il presidente – e al rapporto medico-paziente, convinti dell’importanza di imparare a gestire e disinnescare situazioni complesse e complicate prima che degenerino”. Nel frattempo Consulcesi, che ha accolto positivamente l’annuncio dell’apertura di presidi di polizia negli ospedali, nonché l’ipotesi di rivedere i calcoli per il fabbisogno di medici, si impegna ancora una volta a seguire e a monitorare affinché vengano rispettati gli impegni presi: “Il nostro impegno, che è poi da sempre la nostra vocazione – conclude Tortorella – è quello di aiutare e sostenere chi ogni giorno si prende cura di noi e dei nostri cari”.