Non tutti i pazienti con metastasi al fegato possono sottoporsi a questo tipo di procedura miniinvasiva, ma solo casi selezionati dagli specialisti, oncologi, chirurghi e anestesisti: in questi casi la chemosaturazione può offrire la massima efficacia, riducendo al minimo le controindicazioni connesse ai farmaci chemioterapici. Le difficoltà maggiori, oltre al costo dei dispositivi necessari per attuare tale procedura (sinora tutti cofinanziati con un progetto di Ricerca del Centro Ricerche di Radiologia Interventistica dell’Università dell’Insubria), sono di natura organizzativa, data la necessità di coinvolgere un gran numero di specialisti di elevata professionalità.
Nel dettaglio, per raggiungere questo importante risultato, all’Ospedale di Circolo hanno collaborato tra loro gli anestesisti Salvatore Cuffari e Alessandro Bacuzzi, coadiuvati dalle nurse Tiziana Agrati, Armanda Fagnani, Emanuela Ponti e Alessandra Turra, il cardioanestesista Marco Realini, i radiologi Carlo Fugazzola e Gloria Angeretti e i radiologi interventisti Giampaolo Carrafiello, Chiara Floridi, Federico Fontana, Annamaria Ierardi e Monica Mangini, coadiuvati dai tecnici di radiologia medica Angelo Tabita e Marco Borneo e dagli infermieri della sala angiografica Maria Angioi, Monica Baiocchi, Cristina Ceppinati, Grazia Vezzoli e Olga Quispe, gli oncologi Graziella Pinotti e Claudio Chini, il cardiochirurgo Cesare Beghi e la sua équipe, con i perfusionisti Patrizia Doria e RiccardoVinci, il chirurgo Eugenio Cocozza e la sua équipe, i farmacisti Anna Malesci, Raffaella Cavi e Dario Galli, tutti supportati dall’Ingegneria clinica di Umberto Nocco e sotto la supervisione della Direzione Sanitaria e Medica.