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Varese, ospedale nelle Rsa per diagnosi polmoniti Covid

Milano, 24 apr. (Adnkronos Salute) – L’ospedale entra nelle Rsa per la diagnosi di polmonite da nuovo coronavirus. Ha preso il via il progetto organizzato dall’Asst Sette Laghi di Varese, in collaborazione con l’Ats dell’Insubria, per i degenti delle residenze sanitarie assistenziali del territorio Asst: “Un tecnico di Radiologia in forze all’ospedale di Varese, dotato dei necessari dispositivi di protezione – spiegano dall’azienda socio sanitaria territoriale – si recherà su richiesta in una Rsa per eseguire una lastra su pazienti con sospetta polmonite da Covid-19, supportato dal personale della struttura. Per l’esecuzione dell’esame il tecnico si avvarrà di un’apparecchiatura radiologica portatile che consente anche la trasmissione dati al Pacs, cioè all’archivio radiologico dell’Asst. In questo modo i radiologi dell’ospedale di Circolo potranno visualizzare e refertare la lastra in tempo reale”.

Per richiedere il servizio, possibile grazie alle donazioni ricevute dall’Asst dei Laghi, “i medici della Rsa dovranno compilare un modulo con i dati e le condizioni cliniche dei pazienti per cui lo si ritiene necessario, ovvero i degenti che presentino febbre o insufficienza respiratoria di nuova insorgenza di probabile origine infettiva. Viene valutata anche la presenza di un eventuale contatto Covid-19 nei giorni precedenti. I pazienti con altissimo sospetto clinico per polmonite da Covid-19, e per i quali il questionario evidenzia instabilità clinica nel brevissimo periodo, vengono inviati dalle Rsa in Pronto soccorso. Per i pazienti stabili, ma sospetti, si attiva invece il servizio che prevede appunto la valutazione con Rx torace al letto del paziente nella Rsa da parte del tecnico dell’Asst. La Centrale Case management aziendale riceve le chiamate dai referenti delle Rsa e organizza le uscite del tecnico, fissando l’appuntamento e registrandolo a Cup”.

Il nuovo servizio, si legge in una nota, nasce “dalla constatazione che molti dei pazienti che giungono in Pronto soccorso presentano un quadro polmonare già fortemente compromesso, e dalla consapevolezza che il trattamento precoce è associato a un miglioramento della prognosi. Inoltre la diagnosi in Rsa concorre a proteggere i pazienti più fragili e difficilmente trasportabili, integrando l’assistenza loro erogata nelle strutture di residenza con criteri clinici, di imaging e microbiologici”.

“Questo progetto – afferma il direttore generale dell’Asst Sette Laghi, Gianni Bonelli – nasce dall’incontro tra la generosità dei cittadini e la professionalità dei nostri operatori, capaci, in pochi giorni, di organizzare un servizio che dimostra la grande capacità della nostra azienda di essere flessibile e di adattarsi alle esigenze del contesto, anche quando questo cambia ed evolve rapidamente. Voglio quindi ringraziare ancora una volta tutti i donatori che non ci hanno mai fatto sentire soli in queste settimane difficili, dimostrando, con la loro generosità, comprensione e fiducia nei nostri confronti: non vi deluderemo”, assicura il Dg. “Ringrazio anche i miei collaboratori – conclude – che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e spirito di squadra”.