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Vaccini: infettivologo Gori, ‘hanno un valore sociale, non solo individuale’

Roma, 18 feb. (Adnkronos Salute) – “La vaccinazione ha sicuramente una finalità individuale, che è quella di prevenire la malattia nell’individuo, ma ha soprattutto uno scopo sociale. L’infermiere o il medico che lavorano in corsia si vaccinano non solo per se stessi, ma anche per proteggere i propri pazienti, per non essere veicoli di trasmissione dell’infezione e contribuire al benessere della società nel suo insieme, anche a livello economico”. Con questo messaggio Andrea Gori, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive del Policlinico di Milano, professore di Malattie infettive all’università degli Studi del capoluogo lombardo, partecipa alla seconda edizione di ‘AWay Together’, il progetto di Janssen – azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson – che vede coinvolte 5 eccellenze dell’infettivologia italiana con l’obiettivo di fare chiarezza sull’importanza che i vaccini hanno rivestito nella storia dell’uomo.

Quello con Gori è il quarto e penultimo appuntamento della campagna, che prevede 5 testimonianze video, rilasciate a cadenza settimanale fino alla fine di febbraio. L’esperto sottolinea anche l’importanza di non abbassare la guardia rispetto a un possibile calo di adesione alla vaccinazione pediatrica, grazie alla quale negli anni è stato possibile eradicare gravi patologie: “Questo è un problema estremamente attuale – evidenzia – Negli ultimi anni abbiamo assistito a un declino dell’adesione alla vaccinazione in età infantile e questo è pericolosissimo. Dal 2008 in poi, ad esempio, in tutti i Paesi europei abbiamo avuto epidemie di morbillo. Non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la guardia, per mantenere il grado di adesione che definisce l’immunità di gregge”.

Ma l’importanza dei vaccini in epoca moderna contribuisce anche a migliorare la qualità della salute e della vita delle persone più anziane: “Nel corso degli anni si tende a perdere parte della funzionalità del proprio sistema immunitario, che diventa più fragile – spiega Gori – Con la vaccinazione possiamo prevenire la comparsa di patologie che possono essere estremamente invalidanti. L’idea – conclude l’infettivologo – rientra perfettamente nel concetto moderno di invecchiamento, legato a uno stile di vita adeguato, impostato sulla prevenzione e il wellness”.