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Vaccini: circolare ministero su nuovo anti Herpes zoster, in commercio quest’anno

Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) – “Quest’anno sarà commercializzato in Italia, tramite il canale pubblico, un nuovo vaccino ricombinante adiuvato contro l’Herpes zoster, indicato nelle persone a partire da 50 anni d’età e negli individui ad aumentato rischio di Herpes zoster a partire da 18 anni d’età. In attesa del nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale e di eventuali raccomandazioni del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – National Immunization Technical Advisory Group (Nitag), si descrivono le principali caratteristiche del nuovo vaccino”. E’ quanto si legge in una circolare di aggiornamento su questa vaccinazione, firmata dal direttore della Prevenzione del ministro della Salute, Giovanni Rezza.

La circolare ricorda che “sinora era disponibile in Italia un vaccino vivo attenuato, in grado di ridurre di circa il 65% i casi di nevralgia post erpetica (Pnh) e circa il 50% di tutti i casi clinici di Herpes zoster. L’efficacia verso Herpes zoster decresce con l’età, passando dal 70% nei cinquantenni al 41% nei settantenni”. Questo vaccino è “indicato per l’immunizzazione di soggetti a partire da 50 anni d’età”. Mentre l’efficacia del “nuovo vaccino ricombinante adiuvato”, in arrivo, “valutata in persone a cui sono state somministrate due dosi a distanza di 2 mesi, è intorno al 97% nei cinquantenni e del 91% nelle persone ultrasettantenni”.

“Negli studi effettuati, sono stati ridotti in modo significativo – continua la circolare – i ricoveri ospedalieri correlati a Herpes zoster. Nei pazienti adulti (18 anni ed oltre) sottoposti a trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe o affetti da neoplasie ematologiche, l’efficacia è stata, rispettivamente, pari a circa il 68% e l’87%. Rispetto alla nevralgia post erpetica, l’efficacia varia da circa il 70% negli ultraottantenni a circa il 100% nei cinquantenni e la protezione vaccinale sembra perdurare per diversi anni. Questo vaccino si è dimostrato efficace anche nel ridurre le complicanze correlate ad Herpes zoster diverse dalla nevralgia post erpetica”.

“Questa circolare – spiega all’Adnkronos Salute Andrea Gori, medico direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive del Policlinico di Milano e docente all’università degli Studi cittadina – prende atto dei dati scientifici disponibili. E’ corretto che ci sia, da parte del ministero della Salute, una presa d’atto del fatto che si possa utilizzare il nuovo vaccino”.

Il documento fa il quadro della patologia “e mostra – continua Gori – quale sia la situazione attuale e quale potrebbe essere il vantaggio concreto nell’utilizzare il nuovo vaccino. Sta ora agli organismi operativi preposti prenderne atto e vedere come introdurre il vaccino in tempi rapidi. E’ la cosa di cui noi abbiamo più bisogno”.

Si tratta, infatti, “di un vaccino che aspettiamo da più di 2 anni – sottolinea lo specialista – che per questioni di produzione è stato destinato, in questo periodo, al solo mercato americano. Finalmente, dopo le tante richieste, è arrivato. Ora è importante che la parte burocratica amministrativa venga svolta in maniera veloce e che ci consentano presto di poterlo utilizzare in clinica. I vantaggi sono talmente evidenti e la qualità del nuovo vaccino è talmente superiore al precedente che mi sembra necessario far in modo che arrivi il prima possibile alla pratica clinica”.