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Vaccinazione antinfluenzale, è raccomandata per gli anziani e i pazienti a rischio

Dalla prossima settimana, dopo alcuni ritardi già previsti nelle settimane scorse, finalmente al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale negli ambulatori dei medici di Medicina generale, dei Pediatri di libera scelta e nelle strutture territoriali dell’ASL 4. Sono circa 67000 le dosi di vaccino che l’ASL4 ha acquistato per la prevenzione dell’influenza stagionale. Le dosi acquistate saranno adeguate alla copertura della popolazione anziana di età pari o superiore ai sessantacinque anni (circa 50.000 persone nella provincia di Prato) e delle categorie a rischio. Inoltre in accordo con i Pediatri di libera scelta queste dosi di vaccino contribuiranno a coprire la popolazione di età compresa fra i sei mesi e i cinque anni compiuti che il pediatra riterrà opportuno vaccinare.

Il vaccino sarà disponibile gratuitamente per gli anziani di età pari o superiore ai sessantacinque anni di età, per i bambini di età compresa fra i sei mesi e i cinque anni e per le categorie a rischio:

* bambini di età superiore a sei mesi, ragazzi e adulti di età inferiore ai 65 anni con        patologie predisponenti alle complicanze

* bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

* donne al secondo o terzo mese di gravidanza

* medici e personale addetto all’assistenza sanitaria

* ricoverati in  istituti per lungodegenti

* familiari di soggetti ad alto rischio

* persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo.

Nel 2011, l’ASL4 hagarantito la copertura vaccinale della popolazione anziana (77,81%) posizionando l’Azienda Sanitaria Pratese al primo posto dello scenario regionale  per i risultati raggiunti (media 67%).

“I vaccini contro l’influenza – sottolinea il direttore dell’unità operativa Igiene e Sanità pubblica dell’ASL 4, dottor Luigi Ricci – quest’anno oggetto di grandi discussioni, soprattutto dopo l’esito favorevole dei numerosi controlli supplementari, restano un grande presidio di salute per la collettività. Basta confrontare popolazioni che si vaccinano con quelle che non lo fanno, per apprezzare i risparmi sanitari e sociali. Per questo la sanità pubblica invita gli anziani, i genitori dei bambini fino a 5 anni, tutte le persone già affette da qualche malattia, gli operatori dei servizi di primario interesse collettivo (trasporti, forze dell’ordine, centri direzionali..) e medici e infermieri a sottoporsi alla vaccinazione. Vaccinarsi contro l’influenza come contributo personale al bene comune