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Università: Istat, divario laureati ‘stem’, 37,3% uomini contro 16,2% donne

Roma, 22 lug. (Adnkronos Salute) – Nel 2019, il 24,6% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche; le cosiddette lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il divario di genere è molto forte: il 37,3% degli uomini ha una laurea Stem contro il 16,2% delle donne. Le quote si invertono per le lauree umanistiche: 30,1% tra le laureate e 15,6% tra i laureati. Ma gli uomini con laurea Stem in Italia sono meno numerosi rispetto al resto dell’Ue. Lo riferisce il rapporto Istat sui livelli di Istruzione e occupazionali in Italia nel 2019.

Anche le lauree nell’area medico-sanitaria e farmaceutica sono conseguite più frequentemente dalle donne (18,2% contro 14,5% di uomini), mentre per l’area socio-economica e giuridica la proporzione è simile (35,5% tra le laureate e 33,2% tra i laureati). La quota di laureati in discipline Stem non è molto variabile sul territorio, passando dal 23,5% del Mezzogiorno al 25,3% del Nord.

Il confronto con altri Stati indica come in Italia la quota di 25-34enni con un titolo terziario nelle discipline Stem sia simile alla media dei 22 paesi dell’Unione europea membri dell’Ocse (25,4%) e al valore del Regno Unito (23,2), di poco inferiore alla Francia (26,8%) e alla Spagna (27,5%) e più distante dalla quota della Germania (32,2%). Se per la componente maschile, il divario va da un minimo di 6 punti, con la media Ue22 e con il Regno Unito, ad un massimo di 13 punti, con la Germania, per le giovani laureate l’incidenza delle discipline Stem è persino superiore a quella registrata nella media Ue22 e negli altri grandi Paesi europei. Il divario di genere, nelle scelte delle discipline tecnico-scientifiche, appare dunque in Italia un po’ meno marcato che negli altri Paesi europei.