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Under 19 gia`a rischio tumore: e`allarme per i giovani italiani

Il prof. Cascinu: ‘Un ragazzo su 4 fuma 20 sigarette al giorno, il 20% è sedentario, il 36% obeso. Ma i teenager ignorano che il 40% delle neoplasie si previene con stili di vita corretti. Per questo ripartiamo con ‘Non fare autogol’, il nostro tour di sensibilizzazione con tutte le squadre di A”. Un diciottenne su 7 si ubriaca nei weekend. Un milione e centomila giovani tra i 15 e i 24 anni fumano regolarmente, il 23% di loro consuma fino a 24 sigarette al giorno. E ancora: 6 su 10 passano, tra scuola e casa, 11 ore sulla sedia e sulla poltrona e uno su 5 è completamente sedentario. E il girovita aumenta. Il 36% è infatti sovrappeso, il 15% obeso: il record europeo! Eppure, 7 ragazzi su 10 non sanno che il 40% dei tumori si previene fin da giovani, adottando semplicemente stili di vita più sani. “È un quadro certamente desolante e drammatico, che ci impone scelte precise. Come quella di andare in modo massiccio nelle scuole a spiegare che il cancro lo si combatte in classe, noi con i grandi calciatori delle squadre di serie A – commenta il prof. Stefano Cascinu, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), durante la prima giornata del XIV Congresso nazionale della società scientifica, in corso a Roma fino al 29 ottobre –. È appena partita la terza edizione di “Non fare autogol” in cui il calciatore, insieme all’oncologo, diventa professore per un giorno, insegnando agli adolescenti come seguire stili di vita corretti. A combattere quindi i ‘7 vizi capitali’: fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione sbilanciata, eccessiva esposizione al sole e alle lampade solari, sesso non protetto e doping. Un’iniziativa unica nel suo genere, che quest’anno coinvolgerà tutte le 20 squadre della massima divisione. Un vero e proprio tour di prevenzione oncologica per la Penisola che ci porterà in 16 città, dopo le prime due fortunate edizioni. A scuola, purtroppo, si parla davvero troppo poco di questi argomenti: sappiamo che soltanto il 12% degli studenti è informato. Ma al 90% di loro piacerebbe saperne di più. Dove siamo intervenuti, nei primi due anni, la consapevolezza dei ragazzi è aumentata del 30%. Siamo riusciti a trovare la formula giusta per interessare i giovani che ricevono da noi, insieme ai loro idoli sportivi, messaggi salva-vita semplici ma fondamentali. La validità dell’idea è testimoniata da un semplice fatto: il tour con gli atleti è ormai diventato un modello di riferimento anche al di là dell’Oceano. Gli specialisti americani, infatti, stanno proponendo un’esperienza sulla falsariga di ‘Non fare autogol’”. “Siamo da sempre impegnati nel proporre iniziative di sensibilizzazione – sottolinea il prof. Carmelo Iacono, Presidente della Fondazione AIOM –. Per questo puntiamo molto sul progetto. L’obiettivo è riuscire a convincere i ragazzi che la lotta al cancro si combatte sin dalla più giovane età. Non possiamo accettare che gli adolescenti ricevano informazioni approssimative, o addirittura scorrette, su un tema così rilevante”. “Non fare autogol” gode del patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). La terza edizione del progetto è resa possibile da un educational grant di Bristol-Myers Squibb. “Come azienda siamo consapevoli della necessità di compiere atti concreti per le generazioni future – aggiunge il dott. Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb –. Ci impegniamo a migliorare le condizioni di salute e il benessere della comunità. Per questo siamo davvero orgogliosi di poter appoggiare questo progetto”. Dopo solo due incontri (a Milano con Antonio Nocerino e a Bologna con Alessandro Diamanti) si registrano già grandi numeri: mille istituti hanno fatto richiesta per partecipare, altrettanti studenti sono intervenuti alle lezioni. Nelle prime due edizioni si sono tenuti incontri in 12 scuole, con l’adesione convinta di campioni come Alexandre Pato, Fabrizio Miccoli e Giorgio Chiellini. Proprio il difensore della Juventus lancia un appello ai ragazzi: “Aderisco ancora al progetto perché, da atleta, sono assolutamente convinto dell’importanza di uno stile di vita corretto. Quindi niente fumo né alcol, ma tanto sport e alimentazione sana”.

Nel 2012 sono previsti nel nostro Paese circa 364.000 nuovi casi di cancro. Si sta inoltre abbassando l’età media di neoplasie molto diffuse, come quelle al seno o il melanoma. Per questo l’AIOM, che riunisce oltre 2.000 specialisti, ha identificato nell’adolescenza un target prioritario per la sensibilizzazione. La terza edizione di “Non fare autogol” prevede novità importanti. Oltre al coinvolgimento di tutte le società della Serie A, gli incontri vengono trasmessi per la prima volta in diretta su Rai Sport, sia sul digitale terrestre che online. L’emittente pubblica è infatti media partner dell’intero progetto. Visitando il sito ufficiale, www.nonfareautogol.it e la pagina Facebook, inoltre, si può rispondere a particolari quiz della salute: gli studenti migliori vengono premiati con un tablet durante le varie tappe. Chi non riesce a rientrare nella rosa di 20 nomi può comunque trovare sul portale web tantissimo materiale utile: gli opuscoli con le vignette dei calciatori, approfondimenti per gli insegnanti, link ad altre iniziative, ecc. “‘Non fare autogol’ è il tassello di un progetto più ampio – aggiunge il prof. Carmine Pinto, Segretario nazionale dell’AIOM –, che ha come obiettivo l’apertura della nostra professione al pubblico. L’oncologo è una delle principali figure di riferimento per il malato e per la sua famiglia, non ha senso quindi che il suo campo d’azione rimanga limitato solo alla patologia ormai conclamata. È un percorso che deve essere intrapreso molto prima”. “L’opera di formazione portata avanti dall’iniziativa è davvero importante – commenta Eugenio De Paoli, Direttore di Rai Sport –. Utilizza un linguaggio semplice e accattivante, esplora canali e mezzi di comunicazione nuovi, con idee originali. Rende facilmente accessibile a tutti un tema così delicato come la prevenzione dei tumori. E il canale che ho l’onore di dirigere si rivolge anche, proprio per sua natura, agli adolescenti. Parla infatti il linguaggio universale dello sport, un potente mezzo di comunicazione e di trasmissione di valori, alla base di ‘Non fare autogol’”.

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