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Tv, pc, cattiva alimentazione, fumo e sedentarietà: i risultati di una ricerca fra ragazzi (e genitori) delle prime classi del liceo artistico

E’ la scuola il luogo ideale per fare formazione anche sui corretti stili di vita. Ne sono convinti Provincia, Asl 8 e Liceo Artistico “Piero della Francesca”, che hanno dato vita ad un progetto denominato Escar Study, Education school cardiovasculator Arezzo. Al centro del progetto c’è uno studio sulle malattie cardiovascolari e soprattutto gli stili di vita dei ragazzi e dei loro genitori. L’80% di queste malattie sono infatti collegate agli stili di vita sedentari e ad un’alimentazione sbagliata. Significativi e in parte inquietanti i risultati dell’indagine condotta al Liceo Artistico, ed illustrata  dai dottori Salvatore Lenti e Jessica Sibilli del Centro ipertensione arteriosa di Arezzo, durante un seminario svoltosi  nella sala dei Grandi.

L’assessore provinciale alle politiche giovanili, Francesco Ruscelli con una relazione su “Giovani, educazione e prevenzione”, e il direttore generale dell’Ausl 8, Enrico Desideri parlando di “Corretti stili di vita come antidoto per la cronicità”, hanno dato peso alle ragioni di questo studio, i cui risultati diverranno la basa per studiare politiche attente sia sul piano comunicativo che strettamente operativo, con il coinvolgimento di famiglie  e strutture scolastiche.

Lo studio, è stato effettuato nelle prime classi del Liceo “Piero della Francesca” di Arezzo: sono stati consegnati questionari e opuscoli informativi, misurata la pressione arteriosa e la circonferenza vita e sono state eseguite lezioni frontali di educazione alla salute come premessa agli interventi.

Il campione

Su 209 i ragazzi arruolati (78 maschi e 131 femmine, età media 14,3 anni) e 348 genitori (171 maschi e 177 femmine, età media 44.9 anni), più del 20% sono risultati in sovrappeso e l’8% sottopeso; il 12% non fa colazione, il 24% saltuariamente e solo il 64% fa colazione regolare.

Esaminando questi dati, il dottor Lenti ha spiegato che “la salute dei ragazzi in studio riflette uno stile di vita non salutare e i fattori di rischio cardiovascolari iniziano sin dall’adolescenza incidendo sul rischio di obesità, ipertensione, diabete e disturbi comportamentali, mentre nei genitori la presenza di fattori di rischio e di stili di vita scorretti possono predisporre all’insorgenza di eventi prognostici negativi e rappresentano un cattivo esempio per i loro figli”.

E’ emerso che i ragazzi, i cui fratelli e amici fumano, hanno un rischio statisticamente significativo di iniziare a fumare. I ragazzi che trascorrono più di 1 ora davanti alla tv o al computer hanno un rischio più alto di essere sovrappeso, mentre i ragazzi i cui genitori hanno un titolo di studio pari a diploma di scuola inferiore o licenza elementare hanno un rischio significativo di consumare alcool.

La fotografia dei giovani che emerge dai dati:

Il 71% passa davanti alla tv o ad un computer dalle 2 alle 5 ore al giorno. Il 32% dei maschi e il 44% delle femmine non pratica alcuna attività fisica.  Il 49% mangia pesce solo una volta al mese, mentre il 45% consuma carne rossa più di 2 volte a settimana.

Il 75% non consuma frutta e verdura tutti i giorni, mentre il 40% consuma regolarmente prodotti dolciari e il 60% bevande zuccherate. Il 25% dei maschi e il 15% delle femmine consuma alcool almeno una volta alla settimana. Il 32% fuma in media 13 sigarette al giorno.

La fotografia dei genitori:

lo studio, come detto, fotografa anche la situazione dei genitori, dal cui comportamento spesso discende un comportamento analogo da parte dei figli.

Fra gli adulti presi in esame, il 50% dei maschi ha un diploma di scuola media e il 53% delle femmine diploma scuola superiore. Il 46% delle femmine e il 20% dei maschi sono disoccupati.

Nel 40% dei casi presentano più di 2 fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, diabete, dislipidemia). Il 70% dei maschi e il 30% delle femmine presentano russamenti notturni. Più del 50% fuma in media 16 sigarette al giorno. L’80% fa colazione regolarmente, il 60% mangia carne rossa più di 3 volte alla settimana e il 50% il pesce una volta al mese. Il 50% non consuma frutta e verdura tutti i giorni, il 50% beve preferendo il vino.

Infine, quasi il 60%, come i figli, passa dalle 2 alle 5 ore al giorno alla tv o al computer, mentre il 70% non fa alcuna attività fisica.

Nel corso del seminario è stato ricordato che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e morbilità in Italia e lo sono allo stesso modo anche nella nostra provincia. Pertanto riveste un ruolo importante l’individuazione precoce dei fattori di rischio e l’educazione e correzione degli stili di vita già a partire dall’età scolastica e in famiglia.

Risultati che spingono i promotori di Escar a proseguire sulla strada intrapresa, sviluppando progetti di intervento in stretta collaborazione tra la scuola e la famiglia. Il percorso di educazione scolastica alla salute sarà rivolto a tutto il nucleo familiare, mirato alla valutazione dello stato di conoscenza che hanno i figli e i genitori sui fattori di rischio cardiovascolari e sugli scorretti stili di vita,  per contribuire a correggerli con un intervento durante i 5 anni di scuola.