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Terremoto ad Haiti. Agire: "Già raccolti 2,6 milioni di euro. Ma è una corsa contro il tempo, serve molto di più"

In queste prime 48 ore successive al disastro gli operatori delle ONG di AGIRE stanno effettuando i primi fondamentali interventi di assistenza sanitaria, di distribuzione di cibo, acqua potabile e cure mediche.

"E´ vero che spaventose difficoltà logistiche rendono complesso il lavoro delle nostre organizzazioni, ma non possiamo fermarci: e´ necessario fare tutto quello che serve per salvare il più alto numero possibile di vite umane e alleviare le sofferenze dei superstiti" – ha detto Marco Bertotto, direttore di AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze. "Soprattutto è indispensabile fare presto. Migliaia di cadaveri a cielo aperto rischiano di diventare veicolo di epidemie".

Gli ultimi rapporti dal campo informano che e´ in arrivo la portaerei messa a disposizione dal governo americano, che consentira´ un netto miglioramento nella capacità di raggiungere le vittime. Intanto comunque il lavoro delle ONG di AGIRE prosegue per trasformare la straordinaria generosita´ dei cittadini italiani, che sino ad ora hanno donato oltre 2,6 milioni di euro, in atti concreti per la popolazione colpita da un disastro di proporzioni inimmaginabili.

"Vogliamo innanzitutto ringraziare chi in queste ore ha dato il proprio contributo. La solidarieta degli italiani e stata ancora una volta enorme. Ma per affrontare le conseguenze di un disastro di dimensioni così vaste servono investimenti straordinari. L´aiuto di tutti e indispensabile."

Cosi conclude Marco Bertotto, direttore di AGIRE, che rappresenta il coordinamento di alcune tra le più autorevoli e accreditate organizzazioni non governative italiane. L´ appello di raccolta fondi per garantire i necessari soccorsi alle popolazioni colpite e sostenere le attivita di emergenza delle ONG italiane attive ad Haiti e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri.

Attiva ad Haiti sin dal 1996, ActionAid ha avviato immediatamente attivita´ di primo soccorso per la popolazione colpita. In supporto al personale già presente un team altamente specializzato sta raggiungendo Haiti con beni di prima necessità quali rifugi di primo soccorso, coperte, kit per l´igiene personale e contenitori per l´acqua potabile. L´obiettivo di questa prima fase di intervento e di raggiungere il fabbisogno di circa 20.000 persone.

Save the Children a Port-au-Prince sta distribuendo kit di primo soccorso che includono coperte, zanzariere, taniche per l´acqua oltre a kit per l´igiene personale. Save the Children realizzera´ anche aree sicure a misura di bambino, dove i minori potranno giocare, affrontare il trauma subito a causa del terremoto e sentirsi nuovamente al sicuro.

CESVI e´ presente con propri operatori umanitari e si sta muovendo dall´area sud occidentale del paese verso la capitale per completare una valutazione dei bisogni umanitari e coordinare i primi interventi di risposta.

I 50 operatori di Terre des Hommes hanno iniziato a Port-au-Prince la distribuzione dei primi aiuti: kit alimentari, contenitori per l´acqua potabile e prodotti per l´igiene personale. Nelle prossime ore è previsto l´arrivo di una squadra specializzata per coordinare i successivi interventi a protezione dell´infanzia.

VIS sta intervenendo ad Haiti attraverso gli operatori dei diversi centri Don Bosco presenti nell´isola. I primi soccorsi sono indirizzati a portare in salvo i circa 200 orfani sepolti sotto le macerie di una casa di accoglienza gestita dai salesiani nella capitale Port-au-Prince.

Intersos ha deciso di partecipare attraverso la fornitura di beni di prima necessità intervenendo in collaborazione con partner locali. GVC arriverà nell´isola nei prossimi giorni con squadre di soccorso e beni di prima necessità. COOPI e attiva attraverso un´organizzazione partner e ha una squadra specializzata in volo verso Haiti. CISP sta coordinando gli interventi con un suo partner locale.