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Tac e Risonanze magnetiche, dal 2 maggio saranno i medici a stabilire la “classe di priorità”

Per i 70.000 esami annuali eseguiti nella Asl, arriva la stagione della selezione dei percorsi: tempi di esecuzione differenziati per esami urgenti, brevi, differibili e programmati. L’Azienda sanitaria aveva dato l’annuncio alcuni giorni fa, e tra  48 ore saranno pienamente operative le nuove procedure per la prenotazione di Tac e Risonanze magnetiche per “classi di priorità”. 

Nuove procedure che nascono dalla necessità di fronteggiare il continuo aumento delle richieste di Tac e le Risonanze magnetiche, secondo modalità prescrittive (quelle vecchie) che non consentono di differenziare il tempo di attesa in base all’effettiva necessità. Una situazione che si riscontra un po’ ovunque in Italia, ma che nella nostra realtà assume connotati ancora più evidenti. Si pensi che a fronte di una media nazionale di 71 esami ogni mille abitanti (71,3 la media regionale), nella nostra provincia si registra una media di 83,1 esami ogni mille abitanti. Nel 2012 sono state eseguite 28.800 risonanze magnetiche e 42.678 tac.

Dai prossimi giorni, in buona sostanza, chi prescrive l’esame (che sia medico di famiglia o specialista), ha l’obbligo di motivare clinicamente la richiesta dell’esame, rapportando, di fatto, il tempo di attesa alla diagnosi formulata, secondo quattro specifiche classi di priorità: Urgente (esame da eseguire entro 72 ore); Breve (entro 10 giorni); Differibile (entro 60 giorni) e Programmabile (senza limite di giorni).

“Le nuove modalità di prenotazione, affermano alla Asl, garantiranno tempi di attesa adeguati ad ogni specifica patologia ed in base alla priorità clinica, consentendo così di avviare più rapidamente anche eventuali trattamenti terapeutici che si rendessero necessari. Al contempo, sarà possibile ridurre prestazioni inappropriate e duplicazioni di esami”.

 Le classi di priorità vengono applicate esclusivamente al momento della prima prescrizione. Diverso, invece, il percorso per i controlli successivi.

Nel caso in cui, nell’impegnativa, non venga indicata la priorità, l’operatore del Cup prenoterà la prestazione richiesta applicando la classe “P”, cioè programmabile senza limite di attesa. Analogamente, se il medico non indica nella prescrizione il tipo di accesso (primo contatto o contatto successivo/controllo), la prestazione sarà prenotata come “controllo”.
Per i “controlli”, va detto che di norma questi sono programmabili e quindi non rientrano nelle classi di priorità. A meno che, il medico prescrittore non riscontri con la sua diagnosi clinica un aggravamento tale, da giustificare l’inserimento nel percorso “prioritario”.