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Studio, anticorpo monoclonale dimezza i giorni di emicrania

Roma, 5 ago. (Adnkronos Salute) – Un anticorpo monoclonale si è dimostrato in grado di ridurre del 50% i giorni di emicrania nella maggioranza dei casi. Ma il calo può arrivare fino al 75% nel 44% dei pazienti. Un’ampia ricerca multicentrica italiana condotta su pazienti emicranici cronici con almeno 5 tentativi falliti di altre terapie ha verificato che l’uso prolungato del farmaco innovativo dimezza i tempi di un attacco nel 75,6%, e ha risultati ancora più efficaci in oltre 2 persone su 5. Sono i risultati del primo studio al mondo real-life a lungo termine con anticorpi monoclonali anti-Cgrp nell’emicrania, coordinato dall’Irccs San Raffaele Roma e pubblicato su ‘Headache’.

“E’ come se l’anticorpo monoclonale, con un trattamento prolungato, polverizzasse l’emicrania in 3 pazienti su 4”, afferma Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore del San Raffaele Roma e presidente dell’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee (Anircef). “Si tratta di risultati insperati, se si considera che i pazienti – sottolinea lo specialista – avevano fallito già almeno 5 trattamenti preventivi e che tale terapia è sostanzialmente priva di effetti collaterali”. Il lavoro è stato condotto su 248 pazienti provenienti da 15 centri cefalee e “pone orgogliosamente la ricerca dei neurologi italiani al centro dell’attenzione scientifica mondiale”, conclude Barbanti.

Lo studio, denominato Early2, rappresenta l’estensione a lungo termine del progetto Early1 ed è stato reso possibile grazie al Registro nazionale dell’emicrania I-Graine, che da alcuni anni vede impegnati oltre 40 centri cefalee rappresentativi dell’intero territorio nazionale.