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Mercoledì 13 marzo,”Striscia la notizia” alla Clinica Pediatrica di Chieti

Domani, mercoledì 13 marzo, la troupe di “Striscia la notizia” sarà a Chieti presso il Servizio Regionale di Auxoendocrinologia Pediatrica della Clinica Pediatrica dell’ospedale di Chieti per parlare di obesità infantile, nell’ambito della rubrica ‘Aiutati che il ciel t’aiuta’. Il servizio, che avrà come protagonista il  Prof. Francesco Chiarelli, Direttore della Clinica Pediatrica, sarà trasmesso domenica prossima su Canale 5. La scelta del tema deriva dall’elevata diffusione dell’obesità, che affligge un bambino su tre, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, con punte che in Abruzzo toccano circa il 40%. L’obesità viene definita facendo riferimento a un rapporto, l’indice di massa corporea (BMI), tra il peso in chilogrammi e l’altezza in metri. Poiché il bambino è un soggetto in continuo accrescimento e ogni popolazione ha suoi caratteristici valori di statura e peso corporeo, è preferibile ricorrere per la sua definizione ai percentili.

E’ importante che i cittadini sappiano che il 98% delle forme di obesità è di tipo essenziale, ossia legata a uno stile di vita errato, in termini di dieta alimentare ed esercizio fisico. Perciò, presa coscienza che il nostro bambino è obeso, è fondamentale imporsi e imporre all’intero nucleo familiare un cambiamento delle abitudini di vita. Deve essere il genitore innanzitutto a comprendere l’importanza del cambiamento da adottare in prima persona, per coinvolgere poi anche il bambino.

E’ necessaria una consulenza auxologica ed endocrinologica pediatrica, con l’obiettivo di stabilire uno schema alimentare adeguato alle esigenze di crescita e maturazione del bambino. E’ importante un intervento attivo, attraverso uno schema alimentare appropriato – per calorie e quantità di carboidrati, proteine e lipidi – alle esigenze del bambino in crescita e una sana attività sportiva quotidiana, con almeno 30-40 minuti di esercizio aerobico. Questo stile di vita deve essere attuato da tutti gli elementi della famiglia e un aiuto può derivare dal coinvolgimento di eventuali fratelli o sorelle, anche al fine di prevenire in loro lo sviluppo di obesità.

E’ necessario, perciò, che in famiglia ci sia una diffusa consapevolezza sull’importanza di un corretto stile di vita e di una sana alimentazione, ricca di fibre (verdura e frutta), che costituiscono una componente imprescindibile di un regime equilibrato.

E’ importante anche stimolare il bambino e la famiglia all’attività fisica: bastano 30-40 minuti di esercizio continuo e regolare per controllare e stabilizzare il peso del bambino, in associazione a una dieta corretta.

Nel corso della trasmissione saranno forniti anche consigli per prevenire l’obesità infantile; in particolare, cercare di non utilizzare il cibo come forma di premio personale, non avallare lo stile di vita sedentario sostenuto dal bambino, non insistere sull’importanza dello schema alimentare indicato e dei consigli dietetici ricevuti durante la consulenza. Bisogna evitare, invece, di rimproverare al bambino la propria condizione di obesità e preferire un coinvolgimento positivo nel cambiamento del suo stile di vita, sottolineandone l’importanza.