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Stato di salute e comportamenti a rischio della popolazione

Lo studio Passi (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia) è un sistema di sorveglianza sui comportamenti rischiosi o vantaggiosi per la salute della popolazione adulta, dai 18 ai 69 anni,  ideato dal ministero della Salute, coordinato dall’Istituto superiore di sanità e, nel Veneto, dalla Direzione regionale per la prevenzione, cui l’Azienda Ulss partecipa dal 2011.                                                                                      I primi risultati a livello locale emersi dal sistema di sorveglianza Passi, se  confrontati con quelli regionali e nazionali e con quelli  evidenziati anche da altri prestigiosi studi di sorveglianza, rappresentano una fonte di importanti riflessioni  per tutti gli enti e associazioni che hanno come obiettivo la salute pubblica.

I risultati più salienti sono:

–        in Bassopolesine la prevalenza di sovrappeso e obesità è più alta rispetto al dato medio regionale e nazionale in tutte le fasce di età: si stima infatti che almeno il 50% della popolazione adulta (18-69 anni) e  quasi il 40% di bambini sia in sovrappeso/obesità

–        si stima che in Bassopolesine il 29% della popolazione adulta sia fumatore, rispetto alla media del 24% in Veneto e del 29% in Italia, e che il 20% dei quindicenni consumi quotidianamente tabacco,  dato più alto rispetto alla media regionale del 16%

–        il consumo di alcol risulta elevato tra gli adolescenti e gli adulti,  in linea con i dati  regionali che attestano il Veneto tra le regioni con più elevato consumo: i bevitori a maggior rischio 18-69 anni sono il 24% in Bassopolesine e il 25% in Veneto

–        in Bassopolesine, come anche in Veneto, risulta poca diffuso lo svolgimento di attività fisica, il 30% contro il 32% regionale, e si stima che il 26% della popolazione sia completamente sedentario: dato superiore al 24% regionale

Le dimensioni dei fenomeni descritti giustificano da parte degli operatori sanitari un’attenzione costante e regolare nei prossimi anni, che dovrà esprimersi nella continuazione della raccolta dei dati, nell’interpretazione delle tendenze, nella comunicazione ampia e efficace dei risultati a tutti i gruppi di interesse allo scopo di consolidare le azioni di prevenzione e di promozione della salute già messe in atto.

 

 

 

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