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Stress da social media: danni all’autostima e disturbi alimentari

Con l’avvento della tecnologia e in particolare dei social media ecco comparire all’orizzonte nuove problematiche, finora sconosciute o sottovalutate, che sembrerebbero influenzare non poco lo stile di vita dei moderni internauti. Secondo studi recenti vi è un nuovo  “male” in grado di affliggere i navigatori della rete. Anche se non è stato ancora classificato come un vero  e proprio disordine, questo  SMAD (Social Media Anxiety Disorder), sta dimostrando di essere una “vera e propria piaga” al punto da rendere necessaria una “guida indicativa” sui possibili effetti, a cui prestare particolare attenzione. Tra i più diffusi ricordiamo:

Mancanza di autostima

Migliaia di donne, (il 42% su un campione di 7000 madri americane) hanno dimostrato di avere poca stima di sé, di non essere abbastanza creative. Alcune sono rimaste sveglie tutta la notte condividendo su  Pinterest delle foto per “esorcizzare” i post negativi.

Disturbo alimentare

Secondo la dottoressa Valerie Taylor, presidente di salute mentale per la Rete di Obesità Canadese, le persone che soffrono di disturbi alimentari spesso pubblicano foto di cibo, poiché ossessionate dallo stesso. Tale disturbo, a lungo andare potrebbe portare   a “oscillazioni non volute di peso“. Secondo i dottori del Centro di Disordine Alimentare di Sheppard Pratt, tali disturbi potrebbero essere causati anche da una situazione inversa: dall’osservare e confrontare continuamente foto nostre e dei nostri amici (x es. su facebook).

Complesso di inferiorità

Secondo recenti indagini, molti tra gli utenti dei social network credono di non essere abbastanza intelligenti e di non essere abbastanza spiritosi e al passo con i commenti dei coetanei. Diversi pensano di non riuscire  a formulare brevi frasi sensate entro i 140 caratteri di twitter, degne di risposta o di essere “ritwittate” da altri utenti. A rendere questa situazione ancor più “pesante” ci pensa, poi, “Reddit”, un sito di social news, dove un’intera community  si occupa di sminuire gli utenti che pubblicano  o che esprimono pareri errati. Esiste però un altro sito in cui il moderatore gestisce un forum che si occupa di coloro che hanno la necessità di sfogarsi. Questo sito (http://www.reddit.com/r/offmychest/) conta più di 50.000 iscritti.

Anche se le situazioni che generano stress e ansia  sui social media sono dietro l’angolo, questo non è un buon motivo per smettere di adoperarli. Ecco a tal proposito alcuni suggerimenti per evitare situazioni spiacevoli:

scegliere il social network di interesse in base al proprio bisogno (non è obbligatorio doverli usare tutti per forza).

Se non si è sicuri che un post possa piacere a tutti c’è la possibilità di limitarlo solo ad alcuni utenti o a una cerchia ristretta di amici ( Google+ o Facebook). Su Pinterest, è possibile effettuare tavole private per conservare le foto di noi stessi o di pochi amici. Anche su  Instagram, è possibile impostare il proprio account in modo da condividerne il contenuto solo con alcuni utenti.

Non necessariamente siamo tenuti a postare qualcosa. Sono migliaia gli utenti  che adoperano i social network semplicemente consultandoli e senza intervenire in modo attivo con gli stessi.