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Sicurezza alimentare e allergie, importante passo avanti per l’Italia

imagesIn Italia, una persona su 4 soffre di allergie; di queste, l’8% è affetto da allergie alimentari. Si stima che venga colpito tra il 2 e il 4% della popolazione adulta e l’8% dei bambini, percentuali che gli studi scientifici danno in continuo aumento. Circa 2 milioni di pazienti in Italia, 570.000 con meno di 18 anni, accoglieranno dunque con soddisfazione il riconoscimento di una norma di civiltà in favore del soggetto allergico e dell’inclusione sociale.

Non solo l’allergia alimentare è sempre più diffusa, ma – sottolinea la Dott.ssa Minale, Unità Operativa di Allergologia IRCCS San Martino di Genova – sono in aumento i casi gravi e, di conseguenza, i ricoveri in Pronto Soccorso; molti bambini colpiti e per questo ci impegniamo ancora di più dal punto di vista clinico.In Liguria abbiamo dato il via al progetto GAIA (Gruppo Allergie e Intolleranze Alimentari) per creare una rete tra ospedali, scuole, ristoratori e istituti alberghieri, coinvolgendo le Istituzioni e le Associazioni di pazienti. L’obiettivo – continua Minale – è quello di realizzare un polo di riferimento per le problematiche legate alle allergie, creare un legame formativo scuola-lavoro e promuovere la sicurezza alimentare in tutto il Paese, con azioni globali e integrate a favore dei pazienti con allergie alimentari, in particolare i bambini e gli adulti a rischio anafilassi da cibo e i soggetti affetti da celiachia”.

 A pochi giorni dall’entrata in vigore in Italia del Regolamento dell’Unione Europea 1169 del 2011 sull’etichettatura degli alimenti, previstail 13 dicembre prossimo, FederASMA e ALLERGIEOnlussaluta con favore questo passo avanti nella sicurezza alimentare a garanzia di una migliore qualità della vita dei pazienti allergici. La norma, infatti, rende obbligatoria,per tutti gli operatori del settore alimentare(ristoranti, mense, bar, pasticcerie, ospedali…),l’indicazione nei menù della presenza di allergeni nei cibi destinati al consumatore finale.

L’attuazione diretta della norma europea – dichiara Monica De Simone, Presidente di FEDERASMA e ALLERGIE Onlus– non solo tutelalepersone con allergie alimentari, ma è anche il riconoscimento di una cultura della diversità.Il grande lavoro svolto a livello europeo, condotto insieme all’EuropeanFederation of Allergy and AirwayDiseasesPatientsAssociations (EFA), di cui facciamo parte, porterà i suoi frutti anche nel nostro Paese.A giovarne – continua De Simone – sarà la stessaristorazione pubblica, finora a rischio per le persone con gravi allergie alimentari e ad essi in parte preclusa. L’indicazione per iscritto degli allergeni è infatti un’occasione per mostrare trasparenza e serietà, e un’ulteriore opportunità di esaltazione dell’ottima qualità dell’offerta italiana, oltre al fatto che contribuirà a scongiurare il pericolo, sempre molto concreto, di crisi anafilattiche con esiti fatali”.

 L’attuazione del regolamentogiunge proprio alla vigilia delle festività natalizie, periodo di “abbuffate” potenzialmente pericolose per adulti e bambini con allergie o intolleranze alimentari.Tra gli alimenti più ‘a rischio’ del Natale, la frutta secca con guscio (noci, arachidi, mandorle e nocciole) e i crostacei (aragoste, gamberi e gamberoni), alimenti che tradizionalmente riempiono i cesti natalizi e le tavole imbandite a festa.

 

 GLI ALIMENTI CHE PROVOCANO ALLERGIE O INTOLLERANZE

1. Cereali contenenti glutine: grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati

  • Grano (farro e grano khorosancom-presi) e prodotti derivati (farina, semola e semolino, pasta, pane, dolci, olio di germe di grano, amido di grano, ecc.)
    • FARRO: attualmente diffuso sia sotto forma di grani (nei minestroni surgelati o miscela-to con legumi secchi) oppure sotto forma di farina per la preparazione di paste e dolci.
    • KAMUT (Grano khorosan): non è il nome di un grano, ma il marchio commerciale che la società Kamut International ltd ha posto su una varietà di frumento registrata negli Stati Uniti; noto anche come “grano del faraone”, poiché si racconta che i suoi semi sono stati ri-trovati in una tomba egizia e inviati negli USA, dove, dopo migliaia di anni, sono stati “risvegliati” e moltiplicati.

Tra i grani meno conosciuti, vietati ai celiaci, ci sono anche:

BULGUR: molto diffuso in Medio Oriente.

COUSCOUS: tradizionale prodotto arabo a base di farina di grano

FRIK: è chiamato Grano Verde Egiziano.

SEITAN: derivante dalla lavorazione del glutine del frumento.

 

  • Malto e suoi prodotti (birra, whisky)
  • Orzo e suoi prodotti (orzo perlato, orzo tostato, ecc.)
  • Avena
  • Segale
  • Spelta
  • Triticale
  • Sorgo
  • Soia (semi di soia fermentati con farina di grano) 26

 

ALIMENTI CONCESSI noncontenenti glutine

–      riso e suoi derivati (riso soffia-to, farina di riso, amido di riso, ecc.)

–      granoturco e suoi prodotti (polenta, amido di mais, pop corn, ecc.)

–      grano saraceno

–      miglio

–      quinoa

–      castagne e farina di castagne

–      legumi (ceci, farina di ceci, fagioli, lenticchie, farina di soia, ecc.)

–      farina di carrube

–      tapioca

–      carne, pesce, uova, latte, for-maggi

–      olio, burro

–      frutta e verdura

–      patate e farina di patate

–      lupino e farina di lupino

 2. Crostacei e prodotti a base di crostacei

 3. Uova e prodotti a base di uova

 4. Pesce e prodotti a base di pesce 

 5. Arachidi e prodotti a base di arachidi

 6. Soia e prodotti a base di soia

 7. Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio)

 8.Frutta a guscio: mandorle, nocciole, noci, noci di acagiù, noci di pecan, noci

del Brasile, pistacchi, noci macadamia, e i loro prodotti

 9. Sedano e prodotti a base di sedano

 10. Senape e prodotti a base di senape

 11. Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo

 12. Anidride solforosa esolfitiin concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti

 13. Lupini e prodotti a base di lupini 

 14. Molluschi e prodotti a base di molluschi

 

FederASMA e ALLERGIE Onlus chiede di “non accogliere la richiesta di Fipe-Confcommercio di prorogare l’entrata in vigore della normativa” dichiarandosi “pronta ad ogni collaborazione con le associazioni che rappresentano il mondo della ristorazione, perché l’applicazione di tale normativa sia un’opportunità concreta di crescita culturale del nostro Paese”.