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Screening sulla microcitemia: prevenzione sul morbo di Cooley

L’Azienda Ulss 19, come ogni anno, ha iniziato in questi giorni lo screening per la microcitemia che effettuerà in tutte le seconde classi delle scuole medie inferiori del territorio del Bassopolesine, attraverso gli operatori del Distretto socio sanitario e del Dipartimento di prevenzione. Un’operazione volta ad eliminare la possibilità che, da una coppia di microcitemici, possa nascere un bambino con morbo di Cooley, la forma più grave di talassemia dalla quale si può guarire, quando è possibile, solo con un trapianto di midollo. I dati epidemiologici indicano che circa l’8 % della popolazione locale è microcitemica, e da essa potrebbe derivare, ipotizzando un accoppiamento esclusivo tra nativi, una coppia di microcitemici ogni 150 nuove coppie. Considerando che la probabilità di nascita di un bambino con morbo di Cooley, da una coppia di microcitemici, è di una ogni quattro parti, ne consegue che nella popolazione nativa il rischio di avere un bambino affetto dal morbo di Cooley si verifica ogni 600 nati, all’incirca un bambino l’anno considerando la natalità degli ultimi dieci anni.

Un bambino affetto dal morbo di Cooley, necessita di due o tre trasfusioni di sangue al mese e di terapie giornaliere particolari. Con un’opportuna opera di prevenzione, tramite un semplicissimo esame del sangue, si può stabilire l’eventuale presenza di microcitemia che, di per sé, non ha alcun effetto sulla salute. L’importante è saper valutare se, assieme al proprio partner, si può incorrere nel rischio di generare bambini colpiti dalla forma più grave della malattia. Per prevenire efficacemente questa malattia, occorre che lo screening interessi tutti i residenti del Bassopolesine, area ad alta concentrazione di microcitemia.

Grazie all’alleanza tra Azienda Ulss 19 ed il mondo della scuola, stretta tra gli istituti scolastici, il Dipartimento di prevenzione e il Distretto socio sanitario, si è dato il via anche quest’anno all’attività di screening, cui è fondamentale aderire. Considerata la giovane età dei diretti interessati, occorre che soprattutto le famiglie degli alunni siano consapevoli che un semplice esame del sangue può evitare conseguenze molto serie. Per eliminare il morbo di Cooley occorre siano individuati tutti i soggetti microcitemici, sia loro spiegato in cosa consiste la microcitemia e quali sono le misure ed i mezzi per non procreare bambini con morbo di Cooley. A tal fine il Dipartimento di prevenzione ricorda tramite lettera lo stato di microcitemico e del suo significato ai soggetti residenti di 20 anni di età che durante lo screening in età scolare sono stati trovati positivi al test. L’esame è importante, indolore, privo di ogni rischio e specifico. Esami effettuati per altre ragioni non possono dare una risposta certa: è pertanto necessario che tutti aderiscano.

Per maggiori informazioni sulla microcitemia ci si può rivolgere al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Ulss 19 contattando la dott.ssa Annamaria Del Sole al seguente numero di telefono 0426/940162.