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Screening oncologici, cosa c’è da sapere

La prevenzione è uno dei valori cardine della sanità e della salute, mette d’accordo la necessità di star bene con la compatibilità economica. Questo assunto vale per i tumori che sono certamente curabili, ma la diagnosi precoce e la prevenzione restano le modalità più efficaci per combatterli.

Per questo motivo l’Asl 11, seguendo le linee di indirizzo della Regione Toscana, ha puntato molto in questi anni sui programmi di screening. Anche per l’anno in corso, continua a farlo per gli screening oncologici gratuiti per controllare i rischi di insorgenza del tumore alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto.

Lo screening è un’azione di sanità pubblica con la quale la popolazione sana di un determinato territorio, in età giudicata a rischio, viene sistematicamente invitata dalla propria Azienda Sanitaria a sottoporsi gratuitamente ad esami preventivi.

L’obiettivo è quello di individuare la malattia tumorale quando è all’inizio e non dà disturbi o, addirittura, come nel caso del pap test, individuarla ancor prima che si sviluppi il tumore vero e proprio.

Per quanto l’Asl 11 spedisca periodicamente ad ogni cittadino/a interessato/a una lettera di invito ad effettuare lo screening mammografico o il pap test oppure l’esame del sangue occulto nelle feci, in cui vengono proposti sede, data e orario in cui effettuare l’esame. Il cittadino può presentarsi senza ricetta medica ed eseguire gratuitamente l’esame nel giorno indicato nella lettera oppure può concordare un nuovo appuntamento semplicemente telefonando al numero 0571 878002.

In caso di esito normale, il referto viene spedito per posta al domicilio dell’interessato. In caso contrario, l’Asl 11 contatta direttamente la persona interessata per eventuali ulteriori accertamenti o approfondimenti.

 Nel 2012 l’Asl 11 ha raggiunto valori superiori agli obiettivi indicati nel Piano Sanitario Regionale 2005-2007 sia per quanto riguarda la mammografia (screening del tumore alla mammella) sia per il pap test (screening del tumore della cervice uterina).

 Percentuale di invitati rispetto alla popolazione interessata e di adesione ai programmi di screening oncologici

 

ANNO 2012

Percentuale di invitati

Adesioni

Mammografia

102,48%

80,53%

Pap test

103,06%

64,05%

Colon retto

102,64%

59,20%

Tanto per lo screening mammografico che per quello della cervice uterina, ha aderito oltre l’80%; per il pap test oltre il 64% e per  lo screening colorettale quasi il 60%.

Nel settore delle campagne di prevenzione l’Asl 11 si posiziona abbondantemente oltre la media, risultando essere tra le migliori in Toscana.

 E’ scientificamente provato che per tutti i tumori la diagnosi precoce aumenta l’efficacia della cura. Sottoporsi agli screening oncologici non comporta alcun rischio ed è gratuito. Lo screening, però, non garantisce una protezione assoluta: in ogni programma di screening c’è una minima percentuale di risultati falsi negativi (tumori già presenti non individuati) e di risultati falsi positivi (l’esame può rilevare una lesione sospetta, che con un’analisi più approfondita risulta essere non preoccupante). Inoltre, vanno messi in conto anche tumori che si sviluppano rapidamente nell’arco di poco tempo tra un test e l’altro (particolarmente vero per i tumori al seno), e che si definiscono perciò “tumori di intervallo”.

Vediamo nel dettaglio cosa sono e in cosa consistono i tre programmi di screening attualmente attivi nell’Asl 11.

 Programma di screening mammografico

Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile, sia in termini di incidenza che di mortalità. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) esso rappresenta il 29% di tutte le nuove diagnosi tumorali. Le evidenze scientifiche disponibili hanno dimostrato che lo screening mammografico è efficace nel ridurre la mortalità per tumore della mammella nelle donne oltre i 50 anni. In Toscana il programma di screening mammografico è attivo su tutto il territorio regionale a partire dall’anno 2000.

Tutte le Asl offrono, attraverso un invito attivo, una mammografia bilaterale gratuita a cadenza biennale a tutte le donne residenti in età compresa fra i 50 e i 69 anni. L’Asl 11 ha allargato la fascia di età compresa nel programma di screening mammografico: vengono, infatti, invitate le donne fino al compimento del 70esimo anno.

Sono tre le sedi nel nostro territorio in cui vengono eseguite le mammografie per lo screening: il distretto socio-sanitario di via Rozzalupi a Empoli, l’ospedale “San Pietro Igneo” di Fucecchio e l’ospedale “Santa Verdiana” di Castelfiorentino. Ogni sede è dotata di un apparecchio di ultima generazione che consente l’effettuazione di mammografie digitali con immagini di alta qualità ed impiego di basse dosi di radiazioni.

La mammografia consiste in una radiografia al seno che utilizza dosi di raggi X molto basse e assolutamente non dannose per la salute. E’ un esame semplice che dura pochi minuti ed è normalmente ben tollerato dalla donna.

La performance dell’Asl 11 relativa all’estensione del programma di screening mammografico risulta in progressivo aumento.

La popolazione interessata è costituita da 14.900 donne di età compresa tra 50 e 70 anni residenti nei comuni dell’Asl 11.

Programma di screening della cervice uterina

Lo screening per rilevare eventuali tumori della cervice uterina avviene attraverso l’esame clinico pap-test, un esame semplice e non doloroso, che viene eseguito generalmente da un’ostetrica prelevando con una spatola ed uno spazzolino il materiale presente sul collo dell’utero, che viene fissato su un vetrino e, quindi, analizzato al microscopio in laboratorio. Il pap test aiuta ad individuare lesioni pre-tumorali o tumorali anche molto piccole del collo dell’utero, che possono essere presenti in assenza di sintomi.

Vengono invitate ad eseguire questo esame, con frequenza triennale, le donne dai 25 ai 64 anni. I pap test vengono eseguiti nei distretti socio-sanitari del territorio.

La popolazione interessata nell’Asl 11 è costituita da 21.839 donne.

 Programma di screening del colon retto

In Toscana il tumore del colon retto è il secondo tumore più frequente nelle donne dopo quello della mammella ed il terzo per frequenza negli uomini, dopo quello della prostata e del polmone. Uno dei segni più precoci del tumore è la presenza di sangue occulto nelle feci, che può precedere anche di diversi anni la comparsa di qualsiasi altro disturbo. Se diagnosticato precocemente il tumore del colon retto può essere curato in modo definitivo.

Il test clinico utilizzato per lo screening del colon retto è la ricerca del sangue occulto nelle feci. Si tratta di un esame semplice e non doloroso, che consente la rilevazione di sangue occulto, ossia non visibile ad occhio nudo, presente nel materiale fecale. Il test viene eseguito dal cittadino stesso a casa propria, prelevando un piccolo campione di feci e inserendolo in un’apposita provetta precedentemente fornita dall’Asl. Il campione raccolto deve essere riconsegnato nei distretti socio-sanitari aziendali che lo invieranno al laboratorio per l’analisi al microscopio.

Sono invitati ad eseguire l’esame, ogni due anni, tutti gli uomini e le donne in età compresa tra 50 e 70 anni. La popolazione interessata nel territorio dell’Asl 11 è di circa 30mila assistiti.

Nel 2011 i tumori identificati tramite lo screening sono stati: 46 per la mammella, n. 2 per la cervice uterina; n. 21, invece, per quanto riguarda il colon (di cui 12 negli uomini e 9 nelle donne).