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Scout, il medico di base digitale: le diagnosi si fanno col tablet

UN MEDICO VERO è naturalmente insostituibile. Ma un oggetto come Scout, prodotto da Scanadu e in arrivo sul mercato entro la fine del prossimo anno, può essere l’inizio di una rivoluzione digitale anche per i dispositivi medicali di uso comune. Costerà attorno ai 150 euro e sarà in grado di comunicare con smartphone e tablet, e nelle intenzioni del produttore, servirà per diagnosticare le indisposizioni più comuni, oltre a rilevare informazioni di base utili per il lavoro del medico.

IMMAGINI: SCANADU SCOUT

Come funziona. Scout è una scatoletta che entra nel palmo della mano, e all’interno contiene essenzialmente sensori. Per utilizzarla sarà sufficiente appoggiarla per alcuni secondi sulla tempia sinistra del soggetto da esaminare, e a quel punto Scout inizierà ad elaborare quello che percepisce. Temperatura corporea, battito cardiaco, livello di ossigeno nel sangue, attività elettrica, tutte informazioni che vengono trasmesse a uno smartphone o tablet per monitorarle istantaneamente e verificarne le variazioni nel tempo. Un dispositivo di salute personale insomma, in grado anche di indicare come comportarsi in caso di rilevazioni riconducibili ad alterazioni note. Tranne l’analisi del sangue insomma, Scanadu ha realizzato un dispositivo in grado di fornire in pochi secondi un quadro generale di base del paziente che lo utilizza. Attualmente il dispositivo è al vaglio delle autorità sanitare statunitensi che ne stanno verificando le caratteristiche. Gli si abbineranno due altri prodotti, ScanaFlo e ScanaFlu, che potranno approfondire le analisi attraverso l’esame delle urine e della saliva.

Scout è naturalmente solo uno dei primi dispositivi per la smart-health , uno dei campi in maggiore espansione legato ai dispositivi personali. Il prototipo mostrato in questi giorni è simile a quello che arriverà sul mercato, ma seguiranno modelli anche più economici, e forse monouso. Un sensore a cui dire “trentatre”, poi eliminabile. Una chiave importante per capire Scout è la semplificazione che la tecnologia introduce nel quotidiano: il dispositivo punta a produrre referti veloci e leggibili in maniera chiara, che possono poi essere eventualmente incrociati con analisi mediche più approfondite, ma che possono anche inviare dati alle strutture sanitarie sostanzialmente in tempo reale. E così come come gli smartphone portano il mondo degli utenti dentro le loro tasche, dispositivi come Scout possono portare il medico più vicino ai pazienti (www.repubblica.it)