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Sanità: sindacato infermieri, ‘stato d’agitazione e senza indennità sarà sciopero’

Roma, 9 nov. (Adnkronos Salute) – Il sindacato degli infermieri Nursind lancia “lo stato di agitazione e se non arriverà l’indennità, lo sciopero”. E’ il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, ha rilanciare le richieste degli infermieri. “La pazienza ha un limite e questo limite è stato abbondantemente superato. E’ da un anno, infatti, che gli infermieri aspettano l’indennità specifica che è già stata finanziata nella passata legge di Bilancio. Un ritardo – ha rimarcato – che è destinato ad aumentare, visto che tale riconoscimento è stato vincolato alla chiusura del nuovo contratto, ancora purtroppo in alto mare”.

“Siamo stati purtroppo facili profeti quando a dicembre scorso provammo in tutti i modi a sensibilizzare le istituzioni sul rischio di vincolare l’indennità alla contrattazione. Nessuno allora ci diede ascolto – avverte – E il risultato è sotto gli occhi di tutti: una discriminazione che dura da quasi 12 mesi tra medici, che da gennaio 2021 hanno ricevuto l’indennità, e infermieri e restante personale sanitario, ancora in attesa”. Gli infermieri, dunque, sono sul piede di guerra: “Con molta probabilità si ricadrà nello stesso errore, visto che fino ad ora il ministro per la Pa Renato Brunetta ha preferito non prendere in considerazione il nostro grido d’allarme e le nostre proposte. Una cosa è certa: in caso di mancato accordo – fa sapere il Nursind – dichiareremo una o più giornate di sciopero”.

“Sarebbe saggio, invece, con la quarta ondata alle porte, la necessità di recuperare le prestazioni sanitarie non erogate causa Covid, l’impossibilità di assunzioni e la necessità di ulteriori turni per coprire l’assenza del personale non vaccinato – incalza Bottega -, se il Governo non si voltasse dall’altra parte. Anche perché la soluzione è a portata di mano e, soprattutto, a costo zero”. Trattandosi di risorse già stanziate a bilancio, è la proposta avanzata dal sindacato, “chiediamo che l’indennità specifica venga erogata direttamente dalla legge in modo da poterla ricevere al più presto, svincolandola dalla stipula del contratto di comparto. Sarebbe anzi – conclude Bottega – un ottimo viatico per alleggerire la discussione al tavolo e agevolare la chiusura della trattativa entro il primo semestre del 2022”.