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Sanità: Moratti, ‘ingegneri clinici protagonisti sistema tecnologicamente avanzato’

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) – “L’importanza dell’applicazione delle tecnologie biomediche a supporto delle cure è evidente oggi e lo sarà sempre di più nel prossimo futuro. L’adozione dell’Health Technology Assessment, approccio scientifico che consente di valutare l’impatto che una tecnologia potrebbe avere in un determinato contesto e di determinare la priorità degli interventi, garantisce già oggi che le risorse sanitarie tecnologiche e umane siano assegnate ai siti maggiormente efficienti nell’erogazione dei servizi. E Regione Lombardia crede fortissimamente che tra le ‘nuove’ professionalità coinvolte nei processi sia indubitabile l’importanza della figura dell’ingegnere clinico, che avrà ruolo da protagonista assoluto nel panorama di questa nuova sanità che Regione Lombardia costruirà per i propri assistiti a partire da ora”. Così Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia, in un lungo messaggio che ha aperto a Milano il 21° Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic).

Tra i temi trattati anche la conseguenza dei finanziamenti sulla sanità grazie al Pnrr: “Appaiono subito evidenti – ha affermato Moratti – e contribuiranno non solo a modernizzare l’infrastruttura edilizia e tecnologica delle nostre strutture sanitarie e sociosanitarie, ma determineranno una vera e propria rivoluzione copernicana dei nostri sistemi organizzativi, che garantiranno una maggiore capillarità di servizi in favore del cittadino, il quale spesso potrà usufruirne direttamente presso la propria abitazione o in prossimità di questa, agevolando pertanto quell’accesso al sistema salute che ancora talvolta appare più un ostacolo che un diritto”.

Parole riprese anche da Umberto Nocco, presidente Aiic, che nel suo intervento inaugurale dell’evento – a cui sono iscritti oltre 1.500 specialisti – ha ricordato che la professione dell’ingegnere clinico è uno dei baricentri dell’ecosistema digitale della sanità italiana, “una figura che ormai non si occupa più unicamente di singole soluzioni, reti o apparecchiature, ma contribuisce da protagonista alla creazione consapevole del pilastro tecnologico interconnesso su cui sviluppare l’intero edificio del Servizio sanitario nazionale”.