Vai al contenuto

Sanità: ‘cure per tutti’, il 29 maggio mobilitazione internazionale

Roma, 24 mag. (Adnkronos Salute) – Il 29 maggio, oltre 60 realtà tra collettivi, associazioni e sindacati hanno indetto una mobilitazione internazionale europea e non solo, in difesa della sanità pubblica, che garantisca a tutte e tutti i cittadini un accesso universale alle cure. Ormai da decenni, gli investimenti pubblici destinati ai servizi sociosanitari -si legge in una nota dei promotori – non sono più in grado di rispondere ai bisogni di salute della popolazione. Il perpetrarsi di politiche di austerità ha determinato la chiusura di numerosi posti letto, una drammatica riduzione del personale, delle strutture e dei materiali destinati ai servizi di cura.

La crisi sanitaria attuale, legata alla sindemia da Covid-19 – denunciano -ha mostrato in modo drammatico i limiti della attuale gestione aziendalistica dei servizi di salute: sanità e ricerca scientifica devono poter essere indipendenti da dinamiche di profitto per rispondere alle necessità dei cittadini. Tutti i trattamenti e i servizi essenziali devono essere considerati beni comuni della collettività e occorre rimuovere quanto prima i brevetti dai vaccini Covid-19.

“Per tutti questi motivi – è l’appello – invitiamo cittadini e professionisti della salute a mobilitarsi a livello internazionale il prossimo 29 maggio. Le azioni già organizzate in occasione della mobilitazione internazionale del 29/05 avranno luogo a Barcellona, Bruxelles, Madrid, Marsiglia, Milano, Montreal, Parigi, Rennes, Roma, ma numerose altre manifestazioni sono in via di organizzazione.

Queste le rivendicazioni delle associazioni, dei sindacati e dei collettivi coinvolti nell’iniziativa: accessibilità universale alle cure e ai farmaci (ai vaccini Covid-19 in particolare); chiediamo con forza che le decisioni politiche vadano nella direzione di una implementazione dei sistemi di welfare, con solidi e longevi investimenti in questo senso; sviluppo di nuove politiche di sanità pubblica che investano nel diritto all’abitare, al fine di offrire condizioni di vita degne alla popolazione tutta. Siamo contrari a ogni forma di discriminazione nell’accessibilità a cure e all’educazione, che vanno considerati importanti determinanti di salute.

E ancora: aumento massiccio di investimenti pubblici nell’assunzione di personale e nel rinnovamento delle strutture di accoglienza di malati e pazienti fragili, rivalorizzazione salariale di tutti i professionisti della salute, aumento degli organici; superamento della logica aziendalistica nella gestione dei servizi di salute, con coinvolgimento diretto di professionisti e utenti nei processi organizzativi e decisionali. Stop alle esternalizzazioni dei servizi e al finanziamento pubblico di strutture convenzionate private; annullamento del debito delle organizzazioni sociosanitarie pubbliche, abbandono di logiche di profitto e pari in bilancio nei servizi di salute (in particolare abolizione del sistema di quantificazione economica dell’assorbimento di risorse legato ai ricoveri).

L’appello alla mobilitazione internazionale è disponibile all’indirizzo : https://forms.gle/1rQx8Z2kUYkeby497, mentre giovedì 27 maggio alle 10 è prevista una conferenza stampa sulla piattaforma Zoom.