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Sanità: Anaao, ‘al via mobilitazione, Ssn non si vende’

Roma, 5 set. (Adnkronos Salute) – “La sanità pubblica non si vende, si difende”. Con questo slogan scritto su una maglietta che sarà indossata dai medici del Servizio sanitario pubblico sul luogo di lavoro, parte oggi la mobilitazione del sindacato dei medici e dirigenti sanitari Anaao Assomed che intende estendere la protesta “a tutte le colleghe e colleghi che insieme a noi vogliono difendere i principi della Costituzione e il valore del lavoro che quotidianamente svolgiamo a tutela della salute dei cittadini”. “È una grande responsabilità quella che ci assumiamo di fronte ad un Governo dimissionario e alla vigilia di un importante appuntamento elettorale – afferma Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed – ma non possiamo rimanere inerti mentre la sanità pubblica è sull’orlo del baratro nella totale indifferenza della politica”.

“Assistiamo da un mese – prosegue Di Silverio – a una campagna elettorale disarmante per la povertà di ragionamenti e di proposte, realizzabili e concrete, in tema di diritto alla salute dei cittadini e in difesa dei professionisti che ne garantiscono l’esigibilità. Siamo travolti ogni giorno da decine e decine di post e di slogan, in assenza di proposte e soluzioni frutto di una visione complessiva dei problemi della sanità pubblica. Che, nel frattempo, muore, insieme con il suo capitale umano, medici, dirigenti sanitari, infermieri, ogni giorno più stanchi, demotivati e in fuga dagli ospedali”.

“La nostra mobilitazione, per il momento, segnerà la presenza della categoria nelle corsie degli ospedali e in tutti i luoghi di lavoro. Inviteremo i colleghi a indossare una t-shirt a rivendicazione dei diritti del loro lavoro e di quelli dei cittadini, saldamente legati al rispetto dell’articolo 32 della Costituzione – ricorda il segretario nazionale – Ci faremo promotori di assemblee negli ospedali di tutt’Italia e di altre iniziative itineranti per sensibilizzare la politica a promuovere scelte utili alla difesa della sanità pubblica che l’Anaao Assomed indica in almeno 5 priorità: investimenti economici sul Fondo Sanitario Nazionale dedicati alle risorse umane; defiscalizzazione del lavoro accessorio, e per la riduzione delle liste di attesa, a fronte di una pressione fiscale al 45%; depenalizzazione dell’atto medico; riforma del sistema emergenza-urgenza; riforma della formazione post laurea nel segno di un contratto di formazione-lavoro”.

“Misureremo il nuovo Governo sull’assunzione di questi 5 punti come priorità della propria agenda – avverte Di Silverio – e non accetteremo promesse destinate a cadere nel vuoto. Pronti a passare, insieme con le altre Organizzazioni sindacali, allo stato di agitazione, punto di partenza di ulteriori iniziative. La sanità pubblica non ha più tempo e noi medici e dirigenti sanitari ne abbiamo concesso fin troppo”.

“È il momento – conclude in sindacalista – di pretendere che la politica, nel momento in cui chiede il voto dei cittadini, faccia la sua parte e si assuma le proprie responsabilità”.