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Salute: al via ‘ObeCity’, informazione e prevenzione contro l’obesità

Milano, 6 mag. (AdnKronos Salute) – Nel mondo circa 1,5 miliardi di persone sono in sovrappeso e, di queste, oltre 230 milioni soffrono di obesità. Una condizione che causa diverse complicanze disabilitanti (diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica e insufficienza respiratoria con sindrome delle apnee notturne, solo per citarne alcune) e che in certi casi può anche uccidere. Nel nostro Paese muoiono di obesità 57 mila persone ogni anno: mille a settimana, 150 al giorno, una ogni 10 minuti. Proprio questa malattia è il tema centrale del progetto ‘ObeCity’ per la prevenzione dell’obesità in Italia.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Milano presso la sede di SG Company, azienda nata nel 2018 dalla fusione di diverse realtà e attiva nella comunicazione integrata live & digital. L’obiettivo del progetto è avviare una concreta svolta culturale in materia di obesità, per sensibilizzare la popolazione sui tanti e i gravi rischi associati, promuovendo al tempo stesso l’adozione di corretti stili di vita che si basano sostanzialmente su un’alimentazione sana e l’abitudine a fare movimento fisico. ObeCity si articola in diverse iniziative: in particolare, l’organizzazione di un roadshow nelle principali piazze italiane e la redazione della ‘Guida per conoscere, prevenire e combattere l’obesità’, che verrà realizzata da un advisory board composto da 10 membri della comunità scientifica, della nutrizione e della comunicazione, presieduto da Michele Carruba, presidente del Centro studi e ricerche sull’obesità dell’università degli Studi di Milano.

La guida sarà presentata il prossimo 11 ottobre in occasione della Giornata mondiale dell’obesità. Il roadshow prevede invece come prima tappa la città di Catania il 18 maggio, quando, in concomitanza con la Giornata europea dell’obesità, verrà allestito un villaggio dove chi vorrà potrà praticare attività sportive, effettuare una visita gratuita per misurare l’indice di massa corporea Bmi e ricevere materiale informativo sulla malattia. Una patologia, l’obesità, che nel nostro Paese affligge circa 6 milioni di persone (25 milioni sono da ritenersi in sovrappeso), il 10% in più rispetto ai numeri del 2001, e che non risparmia nemmeno i più piccoli (in Italia un bambino su 4 è in sovrappeso, uno su 8 è obeso) che molte volte crescono senza una corretta cultura di uno stile di vita e una alimentazione sana. ObeCity vedrà la collaborazione di diverse aziende che si faranno partner del progetto. La prima che ha deciso di scendere in campo a sostegno della causa è stata Medtronic, attiva nel settore biomedicale.

“Abbiamo voluto mettere a sistema diverse realtà – spiega Davide Verdesca, Ceo di SG Company – perché esiste l’esigenza di una sensibilità sociale per rispondere al problema dell’obesità. Partiremo con il nostro roadshow da Catania che, insieme a Napoli, è la città con i numeri più alti per quanto riguarda questa condizione. Un format che vogliamo riproporre in diverse zone del territorio italiano. L’advisory board, che è stato costituito da eminenze e tecnici, realizzerà una guida all’interno della quale ci saranno informazioni e indicazioni per sensibilizzare le persone e le istituzioni”.

“L’obesità è una malattia curabile, prevenibile e al tempo stesso in alcuni casi mortale – sottolinea Carruba – Il punto più dolente riguarda i bambini, per i quali siamo fra i livelli più alti in Europa. Un trend che deriva da una mancata cultura della nostra tradizione alimentare mediterranea. Qualcuno oggi deve insegnare ai bambini come mangiare. Studieremo comportamenti ed errori che ci hanno portato a questa situazione, formulando messaggi precisi sul fronte della prevenzione al fine di migliorare la salute pubblica rispetto a quella attuale”.

“Per noi la responsabilità sociale si traduce in molte attività di volontariato per scopi diversi, tutti coerenti con il piano di azione dell’Onu 2030”, dichiara Michele Perrino, presidente e amministratore delegato di Medtronic Italia, attenta a iniziative di sensibilizzazione sulle patologie attraverso l’adesione a campagne di comunicazione rivolte alla popolazione e all’opinione pubblica. “Nello specifico dell’obesità – evidenzia – abbiamo deciso di sostenere il progetto ObeCity perché riteniamo che ci siano gli ingredienti giusti per poter realizzare un ottimo lavoro di gruppo. Esiste una buona comunità clinica in Italia, esistono le leggi, delle buone abitudine, bisogna metterle insieme e farlo tutti insieme”.