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Saltare la colazione può aumentare il rischio di infarto

Uno studio della Harvard School of Public Health di Boston pubblicato sulla rivista “Circulation” e che Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ritiene valga la pena diffondere anche nel Nostro Paese, ha stabilito che gli uomini che saltano la prima colazione regolarmente hanno un rischio maggiore di infarto rispetto a coloro che la fanno. Partendo dal fatto che saltare la prima colazione può avere un peso sul livello di colesterolo alto, di pressione alta e quindi di obesità i ricercatori statunitensi hanno cercato di vedere se ci fosse un aumento di probabilità di subire un attacco di cuore nel corso del tempo. Non è chiaro, però, se sia una questione temporale o se dipenda dal contenuto della prima colazione. 

Secondo l’autore principale della ricerca, Leah Cahill, un canadese vincitore di un dottorato di ricerca in nutrizione “il vecchio detto che la colazione sia il pasto più importante della giornata può essere vero, perché pur esaminando gli altri pasti, la colazione è risultata l’unica direttamente connessa con lo studio in esame”.

L’equipe di Cahill ha analizzato i dati del questionario alimentare e le conseguenze sulla salute da 16 anni su 26.902 operatori sanitari di sesso maschile e di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Gli uomini che hanno saltato la colazione avevano un rischio maggiore del 27 % di sviluppare patologie coronariche rispetto agli uomini che hanno regolarmente mangiato il primo pasto.

L’aumento del rischio non è eccezionalmente elevato.  Ma dal momento che l’attacco di cuore è la causa più comune  di malattia e di morte, Cahill ha specificato che se tutti  consumiamo la prima colazione regolarmente possiamo ottenere migliori benefici sul nostro stato di salute. Durante la ricerca è emerso che 1.572 pazienti sottoposti all’indagine, avevano già avuto un attacco di cuore. Cahill ha inoltre sottolineato che oltre all’associazione tra il saltare la prima colazione e le malattia cardiache era evidente anche una maggiore propensione al fumo, a bere e a essere meno attivi fisicamente.

Nel sonno, il corpo entra in una modalità di protezione attraverso il rilascio di insulina e colesterolo e aumentando la pressione sanguigna.  Se la fase di digiuno non viene interrotta durante il mattino, potrebbe, nel corso degli anni, mettere a dura prova il corpo e portare potenzialmente a malattie cardiache. Ha dichiarato Andrew Odegaard: “Non sappiamo se è il momento o il contenuto della colazione a essere importante. Probabilmente entrambi”. Il ricercatore dell’Università del Minnesota ha studiato appunto il legame che c’è tra il saltare la prima colazione e i problemi di salute come l’obesità e la pressione alta. “In generale, le persone che fanno colazione tendono a seguire una dieta più sana”, ha aggiunto.

Cahill, che è anche un dietista, raccomanda di seguire le indicazioni presenti sulla Guida alimentare del Canada che invita a fare colazione ogni giorno, circostanza che, peraltro, non è presente nella versione americana. Il ricercatore predilige una tazza di cereali integrali per la prima colazione con noci tritate e frutta, con vari tipi di latte e yogurt.