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“Ripulire” il cervello favorisce la crescita di neuroni più longevi

Da uno studio pubblicato su Nature Chemical Biology l’accumulo di proteine danneggiate, nel cervello, genera gravi ripercussioni sulla vita delle cellule cerebrali sane

Secondo uno studio finanziato dal National Institute of Neurological Disorder e pubblicato su Nature Chemical Biology, l’accumulo di proteine danneggiate, nel cervello genera gravi ripercussioni sulla vita delle cellule cerebrali sane. Sgombrare rapidamente il cervello da tali ‘proteine- spazzatura’ è un ottimo modo per impedire la perdita di cellule celebrali. Si è visto che in caso di malattie neurodegenerative il cervello è invaso da tali proteine, che sono causa della morte cellulare, solo, però, in talune zone.

Gli esperti si sono concentrati sulla malattia di Huntington, che provoca movimenti involontari e porta in breve tempo alla morte. In tal caso sono state individuate all’interno dei neuroni alcune proteine dalla forma atipica, responsabili della morte cellulare. Andrey S. Tsvetkov e i suoi colleghi dell’University of California, San Francisco (Ucsf) e della Duke University di Durham  hanno mostrato che, anche se le cellule hanno un ‘sistema d’allarme’ e percepiscono la presenza di queste proteine-spazzatura, le differenze nel tasso di ‘pulizia’ possono essere la chiave per determinare la vita o la morte cellulare.

I ricercatori hanno sviluppato, allora, un sistema per individuare la velocità di smaltimento di queste proteine focalizzando il loro studio su alcune di esse e hanno visto che la loro permanenza all’interno dei neuroni varia da neurone a neurone.

Da qui hanno dedotto che migliorando la velocità di smaltimento di queste proteine-spazzatura era possibile garantire una maggiore sopravvivenza dei neuroni. Così hanno attivato la proteina Nrf2 che regolamenta la produzione di altre proteine.  Si è visto che la sua attivazione può determinare  l’allungamento della vita dei neuroni.