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Quando mangiare bene significa ringiovanire

La dieta antiaging inaugura “Il Giovedì di Eubeauty” ovvero una serie di eventi informativi gratuiti per il pubblico organizzati da Eubeauty longevity center ad Affi (VR) sul tema “PIU’ BELLI E IN FORMA CON IL PASSARE DEL TEMPO”. Il primo è dedicato alla nuovissima dieta antiaging: Stefano Filippini, nutrizionista e medico dello sport, parla di cibo come mezzo per vivere a lungo in salute e bellezza, e di ‘stare a dieta’ con un nuovo significato che non è dimagrire ma trovare gli stili di vita più adatti alle richieste del proprio organismo. Per l’occasione sarà presentato il nuovo test genetico per comprendere l’origine individuale all’obesità e al sovrappeso soprattutto per quelle persone che sembrano essere immuni alle diete e alle palestre!

 DALLA MEDICINA ALLA CUCINA

“Siamo quello che mangiamo” si dice, e spesso non c’è da essere fieri delle scelte che facciamo. Se pensassimo al nostro organismo come a un laboratorio chimico avremmo immediatamente l’idea di come elementi diversi come vitamine, proteine, carboidrati, sali minerali e grassi, associati in maniera differente tra loro, interagiscono direttamente con i meccanismi biochimici che sono alla base della vita producendo reazioni diverse, proprio come accadrebbe in un laboratorio. “L’aumento di peso o la ritenzione idrica possono essere segnali che il corpo-laboratorio ci invia per dirci che bisogna cambiare qualcosa. Infatti, il cibo che assumiamo quotidianamente influenza la nostra salute molto più di quanto pensiamo: cattive abitudini alimentari possono avere come conseguenza una ridotta espressione di quei geni che ci proteggono da malattie e invecchiamento anche cutaneo (rughe) andando ad “accendere” i geni coinvolti nei processi di invecchiamento precoce. È per questo motivo che alcune persone hanno una età biologica inferiore rispetto a quella anagrafica e lo dimostrano sembrando più giovani e in forma della loro età.”

 

CONTRO LO STRESS OSSIDATIVO, MANGIA ANTIAGING

Innumerevoli studi scientifici hanno ormai ampiamente dimostrato che alcuni alimenti in particolare contengono sostanze attive in grado di modificare l’espressione del nostro DNA. “In altre parole, esistono effetti biochimici precisi che ogni elemento presente nel cibo ha sull’organismo, come per esempio, le vitamine, elementi essenziali per lo sviluppo e la funzionalità cellulare, anche se il loro impatto su ogni singolo organismo può essere differente – continua l’esperto. – Per questo motivo, la dieta antiaging insegna a comporre il proprio piatto di tutti gli elementi fondamentali per la salute, rispettando le fisiologiche necessità dell’organismo”. Infatti, mangiare antiaging significa modificare il proprio stile di vita alimentare, imparare a variare la qualità degli alimenti e a conoscere le proprietà antiossidanti di ciò che mangiamo, oltre a seguire semplici regole per poter godere di una sana e longeva vita. Una vera esperienza di salute e benessere a tavola.”

 

Le linee guida dell’alimentazione antiaging

  1. Aumentare la quantità di proteine vegetali, ridurre i carboidrati raffinati e abbondare in verdure: le proteine, in particolare quelle vegetali provenienti da legumi e derivati della soia, stimolano la produzione di alcuni ormoni come il HGH che favoriscono la riduzione della massa grassa e hanno un particolare effetto antiaging. Associate alle verdure fresche ricche di fibre e vitamine, l’effetto antiossidante è assicurato, sia a livello cellulare che cutaneo, favorendo un aspetto sano e giovane. L’apporto dei carboidrati dovrebbe vedere privilegiati quelli ricchi in fibra, a basso contenuto in amido, a ridotto contenuto in zuccheri semplici e a basso indice glicemico. L’apporto delle proteine dovrebbe essere preferibilmente garantito dalle carni bianche e dai prodotti della pesca, così come dalle proteine vegetali, proprio per ridurre l’azione acidificante delle carni rosse, che sembrano avere un ruolo importante nell’accelerazione del processo di invecchiamento.
  2. Spezzettare l’alimentazione in pasti piccoli: oltre a evitare gli sbalzi glicemici che favoriscono i processi infiammatori dell’organismo, mangiare poco e spesso garantisce un miglior assorbimento dei micronutrienti a livello intestinale mantenendone l’equilibrio che con il passare degli anni subisce una fisiologica riduzione.
  3. Bere moderatamente durante i pasti e più abbondantemente fuori pasto: in particolare acqua e centrifugati di frutta e verdura lontano dai pasti, preferendo un bicchiere di vino rosso a pasto che vede una maggior presenza di tannini, catechine e antiossidanti.
  4. Imparare a scegliere cosa e quanto mangiare: perché privarsi di cioccolata e dolci? Saper scegliere cosa mangiare durante il pasto è invece importante affinché il pasto continui a essere un’esperienza di salute. Quindi, in vista di gustare il dessert, meglio optare per un ricco antipasto di verdure, un secondo piatto con carne o pesce e un abbondante contorno e infine godersi il dolce senza rimpianti.
  5. Fare attività fisica per incrementare la massa magra e quindi attivare il metabolismo aumentando la capacità dell’organismo di consumare con maggior efficacia le calorie. In questo modo è possibile mantenere o incrementare in modo ottimale la produzione e quindi i livelli degli ormoni e delle sostanze bio-umorali chiave dell’invecchiamento come GH, IGF-1, insulina, glucagone, cortisolo, Dhea (definiti ormoni antiaging)

 

5 MOTIVI PER MANGIARE ANTIAGING:

  1. Aiutare l’organismo ad eliminare le tossine frutto dei processi metabolici e dell’esposizione ambientale, accumulatesi negli anni, incrementando le capacità di detossificazione del fegato e contrastando lo stress ossidativo.
  2. Ottimizzare i livelli di insulina e di utilizzazione del glucosio: quest’ultimo, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel controllo indiretto dell’azione di molti ormoni che aiutano a mantenersi in forma
  3. Contrastare i processi di glicazione che riducono l’efficienza degli ormoni e delle sostanze coinvolte nei processi di invecchiamento dell’organismo.
  4. Vivere sani e a lungo. Infatti, le impennate glicemiche a cui il corpo risponde con una sovraproduzione di insulina per ridurre il picco glicemico, aumentano la glicazione, aumentano i radicali liberi, alterano il trasporto degli elettroliti a livello delle membrane cellulari, alterano la corretta produzione e funzione di importanti ormoni; tutto questo significa: invecchiamento cellulare, cutaneo, organico. Significa che diminuisce l’aspettativa di vita individuale, spesso porta a ipertensione e aterosclerosi, diabete, osteoporosi, aumento di peso, maggior sensibilità verso i tumori, incremento del rischio cardiovascolare e dei processi neurodegenerativi come demenza e Alzheimer.
  5. Apportare correttamente e in modo bilanciato tutti i nutrienti e i micronutrienti: carboidrati, grassi, proteine, fibre, vitamine, minerali, eccetera non solo a scopo antiossidante, ma anche finalizzati a limitare il danno al DNA, favorendo la sua riparazione e diminuendo il livello dei radicali liberi e quindi contrastano al meglio il cosiddetto stress ossidativo.

 

Per informazioni:

Eubeauty Antiaging Medical Center

Direttore sanitario Dott. Roberto Pinotti

Via Pascoli 4
37010 Affi – Verona
Tel. 045 8130333
Fax: 045 8130330

Email: [email protected]

 

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