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Scoperte proteine chiave per curare il tumore

I ricercatori dell’Istituto Regina Elena di Roma e l’Istituto di genetica e biologia molecolare di Strasburgo, con il sostegno della Fondazione AIRC, hanno scoperto due nuove proteine che fanno “scegliere” alle cellule se invecchiare precocemente o trasformarsi in cellule tumorali. Un meccanismo di divisione cellulare che potrebbe essere usato come bersaglio per lo sviluppo di terapie antitumorali.

Le proteine in questione

Le due proteine in questione si chiamano Csa e Csb, sono note come fattori di riparazione del Dna e nella fase finale della divisione cellulare garantiscono la corretta separazione delle cellule figlie. I dati dimostrano che queste due proteine partecipano alla degradazione di una terza proteina, Prc1, dando il via al taglio del ponte cellulare che univa le due cellule figlie. Quando mutano, le due proteine Csa e Csb danno origine alla sindrome di Cockayne, in cui vi è un invecchiamento precoce. Se non funzionano queste due proteine conducono all’invecchiamento cellulare, mentre quando funzionano troppo portano alla crescita di tumori. Luca Proietti De Santis, coordinatore dello studio, spiega: “Abbiamo osservato che le alterazioni di queste due proteine comportano un disordine nella divisione e la formazione di ponti intercellulari lunghi e di cellule con più nuclei, che potrebbero spiegare alcune caratteristiche della sindrome di Cockayne”.

Terapie future

Silvia Soddu, coordinatrice del gruppo di ricerca del Regina Elena, conclude: “Il fine di tali studi è aprire la strada allo sviluppo di terapie a bersaglio molecolare e di test diagnostici che potrebbero rilevare se siamo o meno portatori di una mutazione di uno dei geni importanti per la divisione cellulare e la predisposizione al cancro, nonché usare queste proteine in futuro come bersaglio farmacologico per lo sviluppo di nuove terapie antitumorali”.