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Prostatanonseisolo.it: il portale dedicato al tumore alla prostata creato dai pazienti per i pazienti

Nasce Prostatanonseisolo.itun nuovo portale dedicato al tumore alla prostata realizzato da Intramed in collaborazione con Europa Uomo e con il supporto di Janssen Italia. Affrontare il tumore della prostata con la consapevolezza di “non essere soli”: questo l’obiettivo di Prostatanonseisolo.it, il nuovo portale che fornirà ai pazienti e ai loro familiari uno strumento utile a comprendere meglio la malattia.

Oltre a fornire informazioni utili, il sito offre uno spazio aperto e interattivo – una vera e propria community – dove pazienti e familiari possono condividere, se lo desiderano, la propria esperienza e il vissuto della malattia. Una volta effettuata la registrazione il paziente (o il familiare) può aprire un diario dove raccontare la propria storia clinica e personale: qual è stata la prima reazione alla diagnosi di cancro; lo stress degli accertamenti clinici; come cambia il rapporto con i familiari, ecc.

Cos’è il tumore alla prostata, quali sono i suoi sintomi, quali i fattori di rischio e come si può prevenire;  come funziona il test del PSA e quali sono le terapie più efficaci. Gli utenti – siano essi pazienti o familiari – potranno approfondire questi temi accedendo al sito www.prostatanonseisolo.it oppure avvalersi della sezione “Chiedi all’esperto” per porre quesiti o esporre i propri dubbi.

Il linguaggio utilizzato è semplice, chiaro ed esaustivo, grazie anche alla collaborazione di un team di esperti operanti sul territorio nazionale quali Giaro Conti – Presidente della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO), Giuseppe Procopio – Direttore Medico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano e Fabio Calabrò – Dirigente Medico di 1° livello in Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini.

Non sempre una notizia è una “cattiva notizia”: il sito si caratterizza, infatti, per il tono positivo e di speranza con il quale si rivolge ai pazienti. Nell’area “News” inoltre, si invita il paziente a pubblicare brevi pensieri positivi: condividere una buona notizia può infondere coraggio e fiducia anche a coloro che hanno vissuto le stesse situazioni o che non sanno cosa aspettarsi dopo una diagnosi di cancro. Come GIACOMO LORE che scrive: “Come apprezzare le piccole cose dopo la malattia…finalmente salgo sulla mia moto dopo un anno! speriamo bene :-)” o come LAURETTA_1978 “Ho riscoperto mio papà e il mio essere figlia”.

Il carcinoma alla prostata è il principale tumore nella popolazione maschile over 50 nei paesi occidentali, dove è anche la seconda causa di morte per cancro. In Italia si stima che siano diagnosticati oltre 36.000 nuovi casi all’anno. Tale numero è destinato a crescere con il progressivo aumento dell’età media della popolazione: nel 2020 i nuovi casi potrebbero salire a 44.000 all’anno e superare i  51.000 nel 2030.[1]

L’invecchiamento della popolazione è uno dei principali fattori legati all’aumento dei casi di tumore alla prostata. Esistono altri fattori di rischio, come la familiarità, anche se ancora poco si sa circa le reali cause che scatenano la crescita incontrollata delle cellule prostatiche.

La diagnosi di tumore alla prostata prevede una serie di indagini che comprendono un prelievo di sangue, una visita specialistica, alcuni esami strumentali (ecografia transrettale, TC, RMN) e la biopsia.

Pur essendo una patologia molto diffusa, il tumore alla prostata è considerato ancora un tabù, dal momento che l’universo maschile non è ancora abituato a prendersi cura del proprio apparato riproduttivo. Manca, infatti, spesso una vera e propria “cultura della prevenzione” che deve cominciare proprio dall’abbandono di pudori ingiustificati e dalla consapevolezza che non si è soli.

Per ulteriori informazioni consultare: www.europauomo.it

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