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Primo impianto in Europa di un Defibrillatore compatibile con la Risonanza Magnetica Nucleare

Decine di milioni di pazienti hanno bisogno ogni anno di essere sottoposti ad una Risonanza Magnetica Nucleare, una metodica di notevole capacità diagnostica per le patologie dei tessuti molli (cervello, cuore, polmoni etc).
L’intenso campo magnetico che si genera è potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori convenzionali, in quanto potrebbe provocare perdite di funzione dell’apparato con potenziale arresto cardiaco, aritmie ventricolari maligne, eccessivo incremento di calore all’interno del cuore etc.
Per tale motivo ogni 5 minuti circa nel mondo ad un paziente portatore di device impiantabili, viene negata la possibilità di sottoporsi ad una RMN.
Circa due anni fa è stato prodotto uno speciale pacemaker con appositi cateteri endocavitari che può essere sottoposto a RMN senza danni per il paziente portatore del pacemaker in oggetto. Ciò ha indubbiamente aperto una nuova era per i pazienti con pacemakers, ma ha lasciato fuori tutti quelli portatori di un defibrillatore automatico, strumento salvavita molto più sofisticato del pacemaker, e che viene abitualmente utilizzato in pazienti affetti da patologia cardiaca di notevole importanza e da altre comorbilità che necessitano frequentemente di utilizzare la RMN.
Oggi, 23 novembre 2011 è stato finalmente impiantato al San Filippo Neri di Roma, dal Prof. Massimo Santini Direttore del Dipartimento Cardiovascolare e Presidente della Società Mondiale di Aritmologia, il primo defibrillatore automatico compatibile con la RMN in Europa.
L’apparecchio prodotto dalla Biotronik, azienda tedesca di grande esperienza nel settore aritmologico, è infatti dotato non solo di meccanismi e materiali che non risentono del campo magnetico generato dalla RMN, ma soprattutto di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in eccesso generato durante la metodica diagnostica.
Si apre così una nuova era nel campo della elettrostimolazione del cuore.
Tutti i pazienti portatori di questo tipo di defibrillatore automatico potranno infatti essere sottoposti senza rischi alla Risonanza Magnetica Nucleare.
Al San Filippo Neri era stato impiantato due anni fa, sempre dal Prof. Santini, il 1° pacemaker al mondo compatibile con la RMN.
Da allora centinaia di pazienti hanno usufruito di questi sofisticati pacemakers che hanno consentito, a molti di loro, un iter diagnostico completo.
Il Dipartimento Cardiovascolare del San Filippo Neri è un centro di eccellenza mondiale ad alto volume di impianti e con elevata capacità di ricerca ed insegnamento nell’ambito della aritmologia clinica.