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Primo dicembre, giornata mondiale contro l’AIDS

Il prossimo sabato 1 dicembre si celebra la giornata mondiale contro l’AIDS, dedicata a sensibilizzare su questa malattia ancora drammaticamente presente a livello mondiale, e che continua a colpire anche nel nostro Paese. In Toscana sono attualmente circa 1500 le persone viventi affette da Aids, ma negli ultimi tre anni oltre 800 persone si sono contagiate con il virus. Sono numeri molto inferiori rispetto all’epidemia degli anni ’80 e ’90. Tuttavia, siamo ancora distanti dall’obiettivo “zero” indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: zero nuove infezioni, zero morti per Aids, zero discriminazione.

L’Asl 11 da anni ha attivi servizi per la prevenzione, per la diagnosi e per la cura dell’infezione da HIV. Si ricordano in particolare: gli interventi di informazione nelle scuole su HIV e altre malattie sessualmente trasmesse; l’ambulatorio in cui è possibile effettuare anche in maniera anonima il test HIV (Empoli – via Cappuccini piano terra stanza 25, ogni mercoledì dalle 12 alle 13 e dalle 17 alle 18); l’ambulatorio infettivologico, in convenzione con l’unità operativa malattie infettive dell’Asl 10 di Firenze, per la presa in carico del percorso diagnostico e terapeutico dei soggetti sieropositivi o in Aids.

Merita ricordare che la modalità di contagio è ormai quasi esclusivamente per via sessuale, e interessa persone anche in età avanzata. Emerge, inoltre, ancora una scarsa consapevolezza del rischio derivante dai rapporti sessuali occasionali, e un tardivo ricorso al test HIV. Infatti, circa il 20% dei nuovi contagi in Toscana scopre di essere sieropositivo quando è già in avanzato stadio di malattia, e ciò ha serie ripercussioni sia per l’evoluzione della malattia (le terapie sono molto più efficaci se iniziate precocemente), che riguardo alla possibilità di aver trasmesso il virus ad altre persone.

Occorre, pertanto, ribadire ancora quelle che sono ormai universalmente considerate le strategie efficaci di prevenzione, ovvero utilizzare il preservativo come unica difesa dal virus nei rapporti sessuali, e sottoporsi al test HIV per evidenziare precocemente una eventuale infezione, oggi ben curabile con i moderni farmaci.