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Passi avanti nella lotta all’asma: terapie personalizzate e più efficaci

All’Università Cattolica di Roma un convegno dedicato alle malattie respiratorie

114415238-a1ec4783-1fd0-48d3-bf86-1768646e52a7Dai farmaci di nuova generazione per asma e bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e altre malattie respiratorie a terapie innovative da impiegare quando i farmaci più comuni non hanno effetto, fino alle nuove tecniche diagnostiche sempre più sofisticate che permettono di tracciare l’identikit molecolare della malattia per ogni singolo paziente, arrivando a personalizzare sempre di più le cure e a massimizzarne i benefici per i malati.

Di questo e molto altro si è parlato lo scorso fine settimana in occasione del Convegno “Aspetti clinici e farmacologici in medicina respiratoria”, che si è tenuto nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma. Il convegno è stato presieduto dai professori Paolo Montuschi, Riccardo Pistelli e Salvatore Valente, dell’Unità Operativa di Farmacologia e dell’Unità Operativa di Pneumologia del Policlinico “A. Gemelli” di Roma. Il Convegno internazionale, sotto  l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha il patrocinio di Associazione Chiara Lubich per la Pneumologia, Società Italiana di Farmacologia e Società Italiana di Medicina Respiratoria.

Tra gli obiettivi  – ha spiegato il professor Montuschi – vi era quello di presentare le attuali conoscenze e indicare nuove prospettive in diversi ambiti della medicina respiratoria tra cui la farmacologia clinica di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’insufficienza respiratoria, nonché le nuove metodiche per la valutazione della funzionalità respiratoria e l’endoscopia bronchiale e interventistica”. In particolare, sono state discusse nuove prospettive nella terapia farmacologica dell’asma e della BPCO e il ruolo di metodiche radiologiche (tecniche di imaging) per una migliore definizione delle malattie respiratorie.

Le due principali malattie oggetto del convegno, asma e BPCO, interessano non meno del 10% della popolazione italiana e a oggi non tutti i pazienti riescono a gestire bene la propria malattia con le terapie attualmente disponibili. Il convegno è stato articolato in varie sessioni per affrontare tutte le novità disponibili per la cura di queste e altre malattie respiratorie, in particolar modo per i pazienti più “difficili”. Una sessione del convegno è stata riservata alla valutazione funzionale del paziente affetto da malattie dell’apparato respiratorio con particolare attenzione alla corretta e aggiornata interpretazione dei test di funzionalità respiratoria più comunemente utilizzati.

Infine, si è discusso del ruolo diagnostico e terapeutico dell’endoscopia bronchiale, con la presentazione di metodiche innovative come la “termoplastica” usata per l’asma bronchiale o l’impianto di “valvole endo-bronchiali” in pazienti affetti da enfisema polmonare, o autentici sviluppi futuri in farmacologia. La termoplastica riduce la massa dei muscoli bronchiali (la cui contrazione restringe il calibro dei bronchi, rendendo difficoltoso il passaggio dell’aria e provocando gran parte dei sintomi di cui soffre il paziente) mediante surriscaldamento della stessa. L’intervento trova indicazione in quei casi di asma bronchiale in cui la terapia farmacologica non ottenga un controllo adeguato dei sintomi. Per quanto riguarda l’impianto di valvole, questo intervento ha l’obiettivo di ottenere uno svuotamento di aree del polmone iperdistese in pazienti con enfisema polmonare. La riduzione del volume del polmone consente ai pazienti di respirare con minor fatica grazie a una diminuzione del lavoro eseguito dai muscoli che muovono la gabbia toracica per consentire al paziente di respirare. Anche questo intervento trova indicazione nei pazienti in cui la terapia farmacologica non ottiene un risultato soddisfacente nel controllo dei sintomi.

Le prime due sessioni del Convegno sono state dedicate alla farmacologia clinica dell’asma e della BPCO. In particolare, sono state presentate strategie farmacologiche (terapia continua o intermittente) e discusse questioni non risolte nella terapia di pazienti asmatici con sintomi solo occasionali e funzionalità respiratoria ben mantenuta (asma persistente lieve), che rappresentano un’ampia percentuale di pazienti con asma. Tra queste, le relazioni che intercorrono tra infiammazione cronica delle vie aeree, iperreattività bronchiale e alterazioni strutturali delle vie aeree (“remodelling”) e loro implicazioni per determinare la decisione di iniziare e mantenere la terapia farmacologica.

All’evento ha partecipato anche il professor Peter Barnes dell’Imperial College di Londra, Presidente della European Respiratory Society, che ha tenuto una lettura sui nuovi farmaci per la BPCO.

Sono stati presentati anche approcci di terapia farmacologica personalizzata nella BPCO, in particolare la possibilità di individuare pazienti che rispondono ai glucocorticoidi inalatori, attualmente prescritti nella maggior parte dei pazienti con BPCO senza una reale base razionale. Limitare la prescrizione dei glucocorticoidi inalatori ai pazienti con BPCO nei quali risultino realmente efficaci può tradursi anche in un contenimento dei costi in termini di riduzione degli effetti collaterali di questi farmaci e quindi della spesa farmaceutica. In definitiva, dal Convegno è emersa la necessità di un cambiamento di paradigma: dalla medicina basata sull’evidenza, alla medicina personalizzata.