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Ostruzioni coronariche: nuove conferme dalla misurazione dell’indice FFR

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Arcispedale S. Anna, con il Dr. Marco Valgimigli –  Direttore del Laboratorio di Cateterismo – conferma i risultati dell’innovativo studio FAME II. Lo studio è stato anche presentato questa settimana al congresso della Società Europea di Cardiologia svoltosi a Monaco di Baviera. L’Arcispedale Sant’Anna è uno dei 28 ospedali del mondo che hanno partecipato alla sperimentazione clinica, ideata per determinare il modo migliore per trattare i pazienti affetti da un particolare tipo di malattia coronarica. Lo studio FAME II è stato progettato per approfondire la conoscenza della riserva frazionale di flusso (FFR) utilizzando la tecnologia PressureWire di St. Jude Medical, impiegata per guidare il trattamento delle malattie coronariche.La PressureWirefornisce un’analisi più dettagliata delle arterie dei pazienti rispetto agli strumenti tradizionali, quali gli esami radiografici dei vasi sanguigni o delle camere cardiache. Le informazioni provenienti dalla FFR identificano in modo specifico eventuali restringimenti coronarici, responsabili dell’ostruzione del flusso sanguigno al cuore e potenzialmente in grado di provocare un evento coronarico quale l’infarto.Lo studio FAME II ha dimostrato che quando è stata utilizzata la PressureWire(insieme ai farmaci) per determinare quali vasi sanguigni avessero bisogno di uno stent per la rimozione di un blocco, si sono ottenuti risultati migliori rispetto a quando sono stati unicamente assunti i farmaci. In particolare nei pazienti trattati con la PressureWire la probabilità di tornare in ospedale per un trattamento d’urgenza si è ridotta dell’86%.L’opportunità di partecipare a livello mondiale ad una ricerca innovativa di questa portata e di contribuire alla formazione di nuove conoscenze mediche è stato molto interessante“, ha affermato il Dott Valgimigli. “Lo studio FAME II ha confermato ciò che noi all’Arcispedale Sant’Anna credevamo già da tempo, che la misurazione dell’indice FFR per trattare i pazienti affetti da malattia coronarica è in grado di migliorare notevolmente i risultati”.La ricerca è importante perché le malattie coronariche sono una condizione costosa e onerosa che colpisce milioni di persone in Italia. Mentre le ostruzioni di piccole dimensioni possono influenzare la funzione del cuore, quelle più grandi possono causare un attacco di cuore.“Siamo orgogliosi del lavoro svolto e del contributo apportato allo studio FAME II“, ha affermato il Prof. Roberto Ferrari – Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia e UTIC. “La ricerca compiuta dimostra che è stato fatto un lavoro collettivo all’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara, con i trattamenti più recenti e più efficaci, che permettono di conseguire i migliori risultati possibili per i pazienti”.

Lo studio clinico FAME II

Interventi coronarici percutanei guidati dalla riserva frazionale di flusso (FFR) in abbinamento a terapia farmacologica vs il solo trattamento farmacologico nei pazienti con malattia coronarica stabile. Lo studio è stato promosso dalla multinazionale St. Jude Medical. Il processo di reclutamento dei pazienti è iniziato nel maggio 2010 e ha arruolato 1.220 pazienti con malattia coronarica stabile in 28 centri tra Europa, Stati Uniti e Canada. L’indice FFR è stato misurato utilizzandola PressureWire Aeriso PressureWire Certus di St. Jude Medical.
I risultati pubblicati online sul New England Journal of Medicine hanno dimostrato che i casi di rivascolarizzazione urgente erano dell’86% più bassi per quei pazienti con malattia coronarica stabile che hanno ricevuto un trattamento guidato da misurazione di FFR con St. Jude Medical PressureWire.

Dr. Marco Valgimigli

Direttore del Laboratorio di Cateterismo presso l’Azienda Ospedaliera di Ferrara

Prof. Roberto Ferrari

Direttore di Unità Operativa di Cardiologia e UTIC dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara.Il Prof. Ferrari è stato Presidente della Società Europea di cardiologia (ESC) nel biennio 2008-2010

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Arcispedale S. Anna

Il Sant’Anna è l’ospedale della città di Ferrara e il punto di riferimento per la sanità della Provincia. Il personale che vi lavora è costituito da 380 dirigenti medici, 66 tra dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali (SPTA), 142 persone universitarie convenzionate, personale del comparto sanitario (1.408), tecnico (442) e amministrativo (175). Inoltre, sono presenti gli specializzandi e gli studenti dei corsi di laurea della facoltà di Medicina dell’Università di Ferrara. Comprende 744 posti letto ordinari di degenza e 116 di Day Hospital (dati al 31 dicembre 2011), infine nel 2011 sono stati effettuati 25.570 ricoveri ordinari (esclusi neonati sani) e10.845 inDay Hospital.

 

 

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