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Obesità infantile: “Mangia Bene, Cresci bene” a EXPO 2015

pobraneCon l’inizio del nuovo anno scolastico riprende la campagna per la prevenzione dell’obesità infantile “Mangia Bene, Cresci Bene”, che proseguirà fino a fine dicembre e attraverserà tutta Italia con il coinvolgimento al progetto di 379 scuole, suddivise tra medie ed elementari, per un totale di circa 40.000 studenti e 75.000 genitori coinvolti.

In occasione di EXPO, nella giornata di venerdì 16 ottobre, dalle ore 16.30 alle ore 17.30, presso lo stand di “Slow Food” si è tenuto un incontro tra specialisti – coordinato dal medico esperto in stili di vita e abitudini alimentari Dott. Alberto Fiorito – dedicato al progetto, evento al quale hanno partecipato anche MOIGE – Movimento Italiano Genitori – e Alessandro Pizzoccaro, Presidente GUNA S.p.A., leader italiano nella produzione di farmaci biologico-naturali, in qualità di azienda sostenitrice del progetto. Bruno Bozzetto – noto fumettista, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano – ha appoggiato l’iniziativa, realizzando delle vignette sulla sana alimentazione che verranno regalate ai bambini presenti per sensibilizzarli sul tema.

La campagna mette in allarme le famiglie soprattutto sul consumo quotidiano di bibite gassate e junk-food: le regioni del centro-sud sono le più colpite con primato alla Campania con 1 bambino su 2 sovrappeso. Il progetto – lanciato nelle scuole nella sua prima edizione a fine gennaio 2015 – è promosso dal MOIGE, Movimento Italiano Genitori, è realizzato con il patrocinio scientifico di SIPPS, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, e di AMIOT, Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, e con il contributo incondizionato di GUNA S.p.A.

Da inizio febbraio a fine giugno sono stati organizzati 259 incontri formativi nelle scuole, con il coinvolgimento di 113 insegnanti e 75 medici, che hanno permesso di sensibilizzare gli studenti – 8.018 delle scuole elementari e 4.019 delle scuole medie – grazie anche al supporto e sostegno di 4.726 genitori.

“È una soddisfazione enorme contribuire a questo progetto educativo sugli stili di alimentazione delle nuove generazioni, anche perché lo scopo dell’iniziativa è perfettamente in linea con gli obiettivi fondanti di GUNA: diffondere un nuovo paradigma di salute dove invece che bombardare il sintomo a malattia conclamata ci si concentra sul far ritrovare all’organismo il suo equilibrio originario, prevenendo quindi le malattie prima che esse si verifichino“, ha dichiarato Alessandro Pizzoccaro, presidente GUNA S.p.A. sponsor del progetto e azienda leader in Italia nella produzione e vendita di farmaci di origine biologico-naturale.

“Mangia Bene, Cresci Bene” mette in evidenza alcuni dati importanti: tra i 6 e gli 11 anni, 1 bambino su 4 (23,1%) è in sovrappeso mentre 1 su 10 (9,8%) è addirittura obeso. In ambito continentale obesità e sovrappeso prevalgono tra i minori dei paesi mediterranei (con percentuali che oscillano tra il 20 e il 36%), piuttosto che in quelli del nord Europa (tra il 10 e il 20%). Anche in Italia il fenomeno ricalca le stesse differenze geografiche, con percentuali che vanno dall’8,2% al Nord, al 9,3% del Centro fino al 15,2% del Sud. La regione più colpita dal fenomeno è la Campania, dove 1 bambino di terza elementare su 2 è obeso o in sovrappeso; seguono Puglia, Molise, Abruzzo e Basilicata, che evidenziano percentuali superiori al 40%.
Gli adolescenti italiani in sovrappeso tendono a diminuire con l’aumentare dell’età, confermando la maggiore esposizione delle generazioni più giovani: a 11 anni ne soffre 1 ragazzo su 3 e 1 ragazza su 4; un dato che, raffrontato alle rilevazioni sui quindicenni, decresce, per ambo i sessi, di circa 10 punti percentuali. Ricordiamo che i fattori che determinano l’obesità, oltre a quelli di natura genetica, sono principalmente legati al contesto socio-economico, familiare e agli stili di vita. Diverse indagini concordano nell’attribuire maggiore predisposizione a diventare obesi a soggetti che vivono in condizioni “disagiate”. Il dato più preoccupante riguarda però l’impatto dei genitori sull’alimentazione dei minori. Solo il 44,7% di loro conosce le regole della sana alimentazione (Censi).