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Nuove linee guida regionali sulla fragilita` degli anziani

La Asl3 di Pistoia è tra le aziende sanitarie che hanno contribuito alla stesura delle linee guida regionali su “La Fragilità dell’Anziano” che saranno applicate fino al prossimo 2015 in tutti contesti ospedalieri e territoriali della Toscana.Tra gli estensori dell’importante documento figura infatti il dottor Carlo Adriano Biagini, direttore della unità operativa di geriatra e presidente regionale dell’Associazione Italiana di psicogeriatria (AIP).

 Le nuove linee guida forniscono ai professionisti, medici di medicina generale e specialisti, tutti gli strumenti di valutazione necessari per riconoscere le “fragilità” negli anziani e danno indicazioni sui possibili interventi per prevenire le eventuali forme di disabilità. Esse, pertanto, contribuiranno a ridurre situazioni  inappropriate di assistenza, a migliorare le prestazioni sanitarie e conseguentemente lo stato di salute degli anziani.

“La fragilità deriva da numerosi fattori, il cui aspetto predominate consiste nella progressiva riduzione della forza muscolare e del peso corporeo. Di conseguenza –spiega Biagini- una delle principali raccomandazioni che troviamo nelle linee guida consiste proprio nella promozione dell’attività fisica e nel controllo dell’alimentazione  e del peso corporeo”.

 Tra le altre numerose nuove indicazioni viene sottolineata l’importanza di “sorvegliare e valutare” periodicamente la persona riconosciuta fragile e le attenzioni che a questi pazienti devono essere riservate nel momento dell’eventuale ospedalizzazione.

 Nella Provincia di Pistoia il 22,7% della popolazione ha un’età superiore ai 64 anni e la speranza di vita media è di 80,6 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne. 

 Ogni anno l’unità operativa di geriatra effettua circa 7.500 visite (ambulatoriali e domiciliari) elaborando, in caso di necessità, in collaborazione con i medici di famiglia ed altre figure professionali (assistenti sociali, fisioterapisti, ecc..), piani assistenziali personalizzati finalizzati a mantenere l’anziano al proprio domicilio, con il più alto grado di autonomia possibile.