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Network contro il dolore: il progetto “YAP” cerca 30 studiosi

L’iniziativa punta a creare una rete di giovani opinion leader italiani

dolore1Saranno selezionati 30 ricercatori al di sotto dei 40 anni che diventeranno referenti della ricerca in terapia del dolore, dalla Fase I alla Fase IV. Avranno la possibilità di accedere a finanziamenti per nuove ricerche sul dolore grazie a collegamenti interdisciplinari all’estero e potranno contribuire a creare nuova cultura per la gestione dei farmaci e della terapia.

Saranno selezionati giovani ricercatori di ospedali, centri non universitari e/o di ricerca, ma già dotati di robusta e documentabile esperienza/attività nel gestire pazienti con dolore acuto o cronico. La scelta avverrà sulla base dei curricula sottoposti al vaglio del Comitato scientifico del Progetto, che si realizza con il sostegno incondizionato di Grünenthal Italia.

Il senso del Progetto YAP – spiega Guido Fanelli, presidente della Commissione ministeriale dolore e cure palliative – è quello di coinvolgere risorse umane fresche per vincere la lotta al dolore. Toccherà ai giovani ricercatori che già si occupano di dolore individuare e scovare le armi giuste per poter sconfiggere il dolore anche attraverso una rigorosa metodologia scientifica”.

Il coordinatore del Comitato scientifico è Massimo Allegri, Dipartimento Scienze Cliniche Chirurgiche Diagnostiche e Pediatriche Università Pavia, Terapia del dolore Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo. “All’indomani dell’entrata in vigore della Legge 38 del 2010, in Italia si è assistito a un grande sviluppo della terapia del dolore – spiega Allegri – che ha però  riguardato, com’era fisiologico avvenisse, essenzialmente le cure erogate a livello territoriale e ospedaliero. Il mondo della ricerca adesso si trova quindi nella necessità di recuperare rispetto al notevole progresso che ha interessato la pratica clinica”.

Diversi gruppi di ricerca si occupano oggi in Italia di terapia del dolore, che è una disciplina giovane – ad esempio dolore cronico, dolore acuto e ricerca di base – ma il più delle volte non dialogano tra loro. Ecco quindi l’importanza e l’attualità del Progetto YAP. Lanciato dall’Università di Parma e Simpar (Study in Multidisciplinary PAin Research), con il sostegno di Grünenthal, mira a dar vita a un gruppo di giovani ricercatori promettenti, appartenenti a diverse specialistiche coinvolte nella cura del dolore, collegati in rete e connessi in un network che ha legami anche  con università estere. “Tutto ciò per assicurare alla ricerca sul dolore – è ancora Allegri a parlare – un futuro al passo con gli sviluppi di questa giovane branca medica. Il progresso della ricerca sul dolore, del resto, è in qualche modo sospinto e alimentato proprio dagli sforzi che si compiono ogni giorno nei reparti degli ospedali e negli hospice, per garantire a tutti i pazienti, come prescritto dalla legge 38, il diritto a non soffrire”.

Non c’è niente di più naturale, per la nostra Azienda, che sostenere un’iniziativa del calibro di YAP, che punta a selezionare giovani ricercatori da proiettare in un network internazionale”, spiega Thilo Stadler, amministratore delegato di Grunenthal Italia.