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Nascere bene, nascere sicuri: riordino della rete di Punti Nascita

La gravidanza, il travaglio, il parto, la nascita sono momenti normali nella vita di una donna. Ma questa “normalità” può essere interrotta da eventi, talora inattesi, che, se non affrontati al meglio, in strutture idonee ed in tempi rapidissimi, possono avere conseguenze catastrofiche per le donne ed i neonati.

Alcune volte, questi eventi possono essere previsti ed è possibile indirizzare la donna, già durante la gravidanza, presso Centri con appropriata esperienza ed adeguata organizzazione in modo da ridurre il più possibile il rischio di esiti sfavorevoli. Altre volte, invece, questi eventi non sono prevedibili e si presentano in modo del tutto improvviso. In questi casi è necessario avere la presenza attiva, e non solo in reperibilità esterna, di una équipe professionalmente preparata di ginecologi, anestesisti, neonatologi e di strutture adeguate per quanto riguarda sia l’organizzazione sia la dotazione di risorse strumentali.

In accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per una esperienza positiva della gravidanza “maintaining a healthy pregnancy for mother and baby including preventing or treating risks, illness or death” e per una Sanità a dimensione europea che pone come obiettivo prioritario la salute della mamma e del bambino e la tranquillità degli operatori della sanità, SIGO/AOGOI/AGUI sostengono la necessità di mettere in atto a livello regionale la rete dei Punti Nascita nel nostro Paese con le finalità appunto di aumentare la sicurezza per le donne ed i neonati al momento della nascita, migliorare la qualità del lavoro dei professionisti medici ed ostetriche e di tutto il personale coinvolto nell’evento nascita.

É essenziale poter lavorare in Punti Nascita adeguati strutturalmente (così come riportato nei numerosi decreti ministeriali), dotati di personale adeguato e di servizi diagnostici tempestivi, in strutture atte ad accogliere non solo il parto fisiologico, ma anche idonee ad affrontare i rischi emergenti, non sempre prevedibili, dell’ostetricia dei nostri giorni determinati spesso da età materna avanzata, sovrappeso materno, gemellarità, gravidanze da riproduzione assistita, percentuale sempre maggiore di situazioni socialmente disagiate quali le donne di recente immigrazione.

Ma non bastano gli investimenti in attrezzature, non basta un numero adeguato di personale medico ed ostetrico, requisiti di base, è invece indispensabile che il Punto Nascita affronti un numero sufficiente di parti per acquisire esperienza ed abitudine a gestire al meglio situazioni di urgenza e di emergenza.

Il riordino della rete dei Punti Nascita, pertanto, è l’obiettivo sul quale oggi le Società Scientifiche di settore sono impegnate per garantire a tutte le donne ed a tutti i professionisti coinvolti nell’evento nascita qualità di assistenza e tranquillità di operatività.