Vai al contenuto

Medicina: traumi alla testa, un test rapido valuta eventuali lesioni

Milano, 12 ott. (Adnkronos Salute) – Un test rapido per valutare, attraverso un prelievo di sangue, le persone che dopo un trauma alla testa potrebbero avere riportato una commozione cerebrale e necessitare quindi di indagini più approfondite e interventi mirati e tempestivi. L’americana Abbott annuncia di avere ottenuto il marchio Ce per ‘i-Stat Tbi Plasma Test’, “il primo test plasmatico rapido portatile per lesioni cerebrali traumatiche (Tbi) – spiega l’azienda – che può aiutare i medici nella valutazione delle persone con sospetto trauma cranico lieve, comprese le commozioni cerebrali. Il test potrà essere effettuato sulla piattaforma palmare i-Stat* Alinity* di Abbott. I risultati sono disponibili circa 15 minuti dopo l’inserimento del campione di plasma nella cartuccia del dispositivo”. 

Le lesioni cerebrali traumatiche e le commozioni cerebrali – ricorda una nota – sono un’alterazione della funzione cerebrale dovuta a un trauma al capo, causato da una forza esterna. Le lesioni correlate al trauma cranico possono comportare conseguenze fisiche e psicologiche, e sono aggravate dalle diagnosi errate o dalla mancanza di diagnosi. Il test plasmatico di Abbott intende dunque fornire agli operatori sanitari uno strumento obiettivo per aiutare a valutare le persone sospettate di avere una lesione cerebrale. L’esame misura specifiche proteine presenti nel sangue dopo un trauma cranico lieve. Un risultato negativo potrebbe escludere la necessità di eseguire un’indagine strumentale più approfondita (tomografia computerizzata, Tc), mentre in caso di esito positivo il test può integrare i risultati della tomografia per aiutare i medici nell’ulteriore valutazione dei pazienti.

“La disponibilità di questo test plasmatico potrebbe aiutare a ridurre i tempi di attesa al pronto soccorso e il numero di tomografie non necessarie fino al 40% – afferma Beth McQuiston, Medical Director Abbott Diagnostics – Auspicabilmente, questo potrebbe contribuire a un maggiore controllo nelle persone che hanno subito un trauma cranico in modo da consentire di adottare le cure più appropriate”. 

Il test richiede il prelievo dal braccio di un piccolo campione di sangue, dal quale con una centrifuga si estrae il plasma che viene inserito in una cartuccia, che a sua volta viene inserita nello strumento palmare. Abbott sta anche lavorando a un esame del sangue intero, che eliminerebbe la necessità di separare il plasma e che potrebbe essere utilizzato direttamente al letto del paziente nel luogo di cura.

L’idea del gruppo è quella di “sviluppare un test portatile che possa essere utilizzato al di fuori dell’ambiente di cura tradizionale, cioè nei luoghi in cui le persone subiscono lesioni alla testa e necessitano di una valutazione rapida, come durante gli eventi sportivi”. 

Immediatezza e accuratezza nella diagnosi delle lesioni cerebrali traumatiche sono necessarie a livello globale, si evidenzia nella nota. Si stima che ogni anno circa 69 milioni di persone nel mondo subiscano un trauma cranico. Un evento in seguito al quale potrebbero manifestare una compromissione della memoria, della coordinazione, dei sensi (ad esempio vista e udito) e della funzionalità emotiva (per esempio alterazioni della personalità, sintomi psicologici). Gli effetti delle lesioni cerebrali traumatiche possono durare da pochi giorni dopo l’infortunio a interi anni, con una sintomatologia in grado di cambiare la vita. Inoltre le persone che subiscono un trauma cranico hanno maggiori probabilità di averne un altro, in modo simile a come una caviglia slogata o la lacerazione di un legamento sono più suscettibili di lesioni future. “Ridurre il tempo tra la lesione e la diagnosi è un fattore critico nel trattamento dei traumi cranici”, da qui il senso del nuovo test.