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Medicina Riabilitativa, dal 2005 ad oggi, 210 ricoveri per gravi cerebrolesioni acquisite

Traumi cranici della strada, incidenti sul lavoro e patologie cerebrovascolari, come ad esempio emorragie e ischemie. Sono queste le cause principali delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA) inserite nella rete GRACER, un fenomeno che in Emilia Romagna coinvolge circa 400 persone ogni anno, con conseguenze altamente invalidanti.

Dal 2005 al 2012 i ricoveri per grave cerebro lesione acquisita effettuati nell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa dell’Azienda USL di Cesena, situata all’ospedale Marconi di Cesenatico, sono stati 210, con una media annua di 26 ricoveri. Un dato che conferma la struttura riabilitativa cesenaticense punto di riferimento nell’ambito dei percorsi riabilitativi intensivi per pazienti affetti da grave cerebro lesione acquisita, che provengono sia dal comprensorio cesenate sia dai territori limitrofi.

“Dal 2009 – spiega il dottor Andrea Naldi, direttore dell’U.O. Medicina Riabilitativa dell’Ausl cesenate –  a seguito dell’implementazione delle collaborazioni tra le Aziende sanitarie dell’Area Vasta Romagna, rispondiamo anche alle richieste di percorso riabilitativo ospedaliero per pazienti affetti da GCA provenienti da sedi ospedaliere limitrofe e non residenti sul nostro territorio. L’attrazione di questi pazienti è andata esponenzialmente crescendo, arrivando a rappresentare nel 2012 il 50% dei ricoveri effettuati. L’aumento della richiesta – specifica il dottor Naldi – è il risultato della buona integrazione della nostra struttura nella rete riabilitativa locale e regionale (rete GRACER), dell’esperienza e della qualità del lavoro svolto dai diversi professionisti che vi operano”.

Le conseguenze di una grave cerebro lesione acquisita sono altamente invalidanti: disturbi senso-motori, di comportamento, di attenzione, memoria, linguaggio, con conseguenze gravi sull’autonomia della persona e sulla famiglia e con una ricaduta pesantissima sui costi per le cure. Per questo, un aspetto fondamentale del percorso di cura è costituito dalla continuità degli interventi riabilitativi successivi alla dimissione dal reparto. Dal 2006 è attivo all’ospedale Marconi di Cesenatico il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione (CAR)  dedicato alla persone con Grave Cerebro lesione Acquisita per la prosecuzione del percorso riabilitativo dopo la dimissione ospedaliera, per la valutazione ed il trattamento dei deficit motori e neuropsicologici persistenti. “La continuità degli interventi – spiega il dottor Naldi – è garantita dalla collocazione fisica dell’ambulatorio all’interno dell’ospedale di Cesenatico e dai professionisti referenti, che sono gli stessi che hanno avuto in cura il paziente durante la degenza riabilitativa”.

Dal 2006 al 2012, il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione di Cesenatico ha seguito 123 pazienti: si tratta di persone giovani, con un’età media di 41 anni, che dopo la dimissione ospedaliera necessitano di un lungo percorso riabilitativo che dura mediamente 9 mesi. L’obiettivo è far raggiungere al paziente il massimo recupero delle capacità fisiche e mentali e il pieno reinserimento nel proprio ambiente di vita e di lavoro. Per questo la collaborazione con i familiari è  fondamentale.

“Esiste poi il percorso specifico della Riabilitazione Domiciliare – prosegue il dottor Naldi – che permette alla persona di far tornare a vivere nel proprio ambiente di vita (obiettivo principale del percorso riabilitativo ) e garantisce la continuità assistenziale di quanto progettato e realizzato nella fase di ricovero. Le persone che possono trarre beneficio da questa attività riabilitativa  sono coloro che hanno superato la fase acuta di malattia e che necessitano di ulteriori trattamenti riabilitativi, ma che non possono accedere alle strutture  ambulatoriali.  Con questo percorso si ottiene così una riduzione dei tempi di ospedalizzazione”.

La Medicina Riabilitativa segue anche i pazienti ricoverati nei vari reparti ospedalieri. Si tratta di un trattamento specifico per ogni unità operativa, importante nella fase acuta delle patologie. Vi sono poi i trattamenti ambulatoriali per quei pazienti che dopo il ricovero e la dimissione necessitano di terapie riabilitative. In questi casi rientrano ad esempio i traumi più semplici, come quelli ortopedici. Nel 2011, nell’ambito del percorso dedicato alla persone con frattura di femore, l’U.O. Medicina Riabilitativa ha seguito 326 persone nella maggior parte dei casi anziani: di questi 217 sono stati dimessi direttamente dal reparto di ortogeriatria al proprio domicilio. Tra questi, 21 hanno seguito un trattamento riabilitativo ambulatoriale, mentre 74 hanno continuato il trattamento riabilitativo a casa propria.