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Medicina estetica, botulino primo al mondo

I dati Isaps confermano la leadership della tossina nei trattamenti

pobrane (1)Con oltre 5 milioni di trattamenti eseguiti in un anno, la tossina botulinica si conferma l’intervento estetico più praticato in assoluto al mondo. È il dato che emerge dal sondaggio condotto dall’Isaps (International Society of Aesthetic Plastic Surgery), la principale associazione a livello internazionale con oltre 2.700 chirurghi specializzati in plastica estetica iscritti al relativo albo in 95 Paesi, che ha presentato i risultati della ricerca più completa a disposizione sul settore della chirurgia e medicina estetica. In totale, i trattamenti di medicina e chirurgia estetica eseguiti sono stati oltre 23 milioni. «Ogni dieci interventi estetici praticati nel mondo, più di due riguardano la tossina botulinica» afferma Giuseppe Sito, vice presidente dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb).

Tra i Paesi considerati dal sondaggio Isaps, l’Italia è l’unico nel quale la tossina botulinica non è il primo intervento di medicina estetica: «Questo non significa che gli italiani non si ritoccano, ma semplicemente che per farlo preferiscono fillers e sostanze riassorbibili, o che esiste ancora un’ingiustificato timore che riguarda la tossina botulinica» commenta Sito.
La nazione in cui si utilizza più botulino sono gli Stati Uniti (1.271.739 interventi, 24,7% del totale), seguita a distanza dal Brasile (308.185, 6%). L’Italia è sesta, con 76.472 trattamenti di botulino, pari all’1,5% del totale.

In Italia,  la tossina botulinica è guardata con una certa diffidenza che non trova conferma nella letteratura scientifica:  «Spesso l’equazione che viene fatta è volti gonfi e artificiali uguale tossina botulinica, mentre in realtà molto spesso si tratta di un abuso di filler e sostanze iniettabili – aggiunge Sito -. Non bisogna infatti dimenticare che i volti trattati con tossina botulinica permettono di ottenere risultati naturali, modulabili e di ringiovanire lo sguardo».