Vai al contenuto

Manine pulite per i bambini italiani; ma poca consapevolezza sui rischi di una scarsa igiene delle mani?

Da parte delle mamme italiane è massima l’attenzione verso una pratica semplice e importantissima. Ancora poco conosciute, però, tutte le malattie che un corretto lavaggio delle mani aiuta a prevenire. Un gesto di protezione verso i propri figli legato più all’istinto materno che alla conoscenza precisa dei rischi da cui è possibile preservarli: è quello che compiono quotidianamente le mamme italiane lavando le mani dei propri bambini o insegnando loro a farlo. E’ questo il dato più significativo, e per certi aspetti paradossale, che emerge dai risultati dell’indagine “Manine pulite” promossa da Crescere Protetti, la campagna educazionale sostenuta incondizionatamente da Napisan e  sviluppata con la consulenza scientifica della SIP – Società Italiana di Pediatria.  Al questionario, realizzato in occasione della “Giornata Mondiale per la pulizia delle mani” – Global Handwashing Day, celebrata il 15 ottobre di ogni anno dall’Unicef, hanno risposto in pochi giorni oltre mille mamme da tutta Italia, prevalentemente con figli da 0 a 3 anni (52%). Segno di una grande attenzione verso una pratica semplice e quotidiana che ha però delle importantissime ripercussioni sulla salute dei propri bambini e sulla salute pubblica in generale.Proprio le implicazioni che una scarsa pulizia delle mani comporta in termini di salute sono le meno conosciute da parte delle mamme. Solo il 39% di loro, infatti, è consapevole del fatto che diarrea, infezioni ospedaliere, influenza e patologie respiratorie acute quali la polmonite sono tutte patologie correlate al non corretto lavaggio delle mani, mentre una percentuale significativa (8%) è addirittura convinta che non vi siano assolutamente legami tra un corretto lavaggio delle mani e le malattie citate in precedenza. Tutto ciò non incide però sulla profonda convinzione dell’importanza di un gesto che, da sempre, è uno dei primi che una madre insegna al proprio figlio, convinzione radicata in più del 99% delle mamme.Ma come insegnare a un bambino a lavarsi le mani? Se è vero, come emerge dal questionario, che oltre l’80% delle mamme lava le mani al proprio figlio più volte al giorno, devono esserci sicuramente dei “trucchetti” per rendere piacevole quest’esperienza. Per il 41% delle mamme il segreto risiede nell’associare il lavaggio a un gioco, mentre il 36%, soprattutto coloro che hanno figli più grandi, si cimentano in spiegazioni sull’importanza di una corretta pulizia. Di sicuro i metodi “coercitivi” sono quelli che ottengono meno risultati, come dimostra la scarsissima percentuale di mamme che “obbliga” il proprio figlio a sottostare al rito della pulizia delle mani (2,6%). Da segnalare, infine, il sorpasso del sapone con antibatterico, usato da quasi il 40% delle mamme, nei confronti del sapone tradizionale, a cui restano legate il 32% delle rispondenti.

 “E’ molto importante che le mamme abbiano sviluppato una sorta di abitudine a lavare accuratamente le mani proprie e dei propri bambini, e soprattutto che siano consapevoli dell’importanza di questo semplice gesto” – afferma il prof. Alberto Ugazio, presidente della SIP – “Certo, il fatto che non conoscano in maniera approfondita le malattie e i rischi correlati ad un lavaggio delle mani non ottimale è indice di una lacuna che sta anche a noi pediatri cercare di colmare. Il medico pediatra” – prosegue Ugazio – “non deve solo dispensare i giusti consigli e le evidenze scientifiche sui benefici legati al lavaggio delle mani: deve soprattutto essere il primo a dare il buon esempio, sfruttando il capitale di fiducia e autorevolezza di cui gode nei confronti dei genitori per trasmettere loro le buone pratiche di igiene quotidiana utili a proteggere i propri bambini.”  

Il questionario “Manine Pulite” rientra nell’ambito della campagna educazionale Crescere Protetti, sviluppata con la consulenza scientifica di SIP e SItI e con il sostegno incondizionato di Napisan.Crescere Protetti è il luogo virtuale in cui i pediatri e le mamme italiane si incontrano, nonché una community in cui le mamme possono discutere e confrontarsi tra di loro. Sviluppato principalmente intorno al sito web www.crescereprotetti.it, il progetto si articola anche attraverso una pagina Facebook e del materiale informativo distribuito negli studi pediatrici. La task force di pediatri di Crescere Protetti, è al servizio delle mamme per rispondere a tutti i dubbi sui bisogni dei loro figli, per dispensare loro consigli e informazioni accurate e scientificamente valide. Ma Crescere Protetti è anche attento alle esigenze delle giovani madri e a tutti gli aspetti che le riguardano da vicino, come la salute del corpo, la corretta alimentazione, i cambiamenti psicologici.Registrandosi sul sito è possibile accedere ai tanti servizi offerti, come la possibilità di ottenere una risposta dal pediatra nel giro di 48 ore o le chat live, organizzate ogni mese su tematiche inerenti la cura e la protezione del bambino.