Vai al contenuto

L’attività fisica, ottimo rimedio contro la degenerazione della retina

Per Machelle Pardue è sufficiente un’attività blanda e esercizi personalizzati per trattare questo tipo di patologie

camminataSecondo uno studio americano fare attività fisica non solo aiuta a tenersi in forma e a migliorare lo stato di salute degli individui ma permette alla retina di proteggersi dalla naturale degenerazione dovuta all’età.

L’attività aerobica ha un effetto protettivo sui fotorecettori e potrebbe essere utile per ritardare la perdita della vista. La ricerca è stata condotta al VA Center for Visual and Neurocognitive Rehabilitation e alla Emory University di Atlanta.

Machelle Pardue – coautore della ricerca – sostiene che “una moderata attività aerobica e l’utilizzo di esercizi personalizzati sono un ottimo trattamento per le malattie degenerative della retina come la degenerazione maculare senile”. “Questo tipo di patologia – ha aggiunto – è dovuta alla morte di neuroni specializzati della retina, chiamati fotorecettori, che sono sensibili alla luce. Per questo abbiamo voluto verificare se l’esercizio fisico poteva avere un effetto protettivo anche su queste cellule nervose”.

Gli esperimenti condotti su topi  da laboratorio, a cui previamente è stata danneggiata la retina con una luce intensa, hanno dimostrato che, facendoli correre su un tapis roulant un’ora al giorno, cinque giorni alla settimana, per un trattamento in totale due settimane, presentavano almeno un numero doppio di fotorecettori rispetto ai topi che invece non si erano esercitati e la loro retina rispondeva meglio agli stimoli luminosi.

Secondo gli specialisti questi risultati sono ottenibili grazie a uno specifico fattore di crescita, chiamato Bdnf, che nei topi allenati è presente in elevate quantità nel sangue, nel cervello e nella retina. Infatti, inattivando chimicamente il recettore per questo fattore, l’effetto protettivo legato all’attività fisica viene annullato.

E’ importante sottolineare – ha concluso Pardue – che  non serve un’attività intensa, bensì è sufficiente un’attività blanda per ottenere questi risultati”.

Tra le future applicazioni anche quella di valutare se l’esercizio fisico possa influire positivamente anche su altre patologie della vista come: il glaucoma e la retinopatia diabetica.