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Latte artificiale: no alla pubblicità occulta

I pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) denunciano la pubblicità di latte artificiale e biberon. Nei giorni scorsi sono state pubblicate su un noto settimanale di gossip le foto della neomamma Belen Rodriguez mentre acquista in farmacia un latte formulato e un biberon.

I Pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) intendono denunciare che le foto in questione rappresentano una intollerabile pubblicità occulta, vietata per legge, con chiari intenti commerciali verso modalità non naturali di nutrizione.

 “Noi pediatri della SIPPS – afferma il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della SIPPS – intendiamo denunciare ogni pubblicità occulta di latte artificiale, biberon e tettarelle soprattutto quando sfrutta immagini di personaggi di grande visibilità mediatica per dare messaggi gravemente fuorvianti come l’utilizzo di latte artificiale a discapito del latte materno”.

 Infatti, in accordo con il Decreto Ministeriale del 9 aprile 2009 che recepisce le direttive europee relative al Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, è vietata la pubblicità di latti artificiali, proprio per non generare nell’opinione pubblica l’idea che il latte materno e il latte artificiale siano comparabili e possano essere dati indifferentemente ad un lattante nei primi sei mesi di vita.

 “Quello che  più colpisce – prosegue Giuseppe Di Mauro – è che, sebbene sulla pagina di copertina del settimanale in questione sembri proprio che il piccolo succhi dal seno materno, in altre foto si lascia intendere che Belen Rodriguez sia intenta nell’acquisto del comune “kit di sopravvivenza” di cui ogni mamma si fornisce per eventuali evenienze. Al contrario, sarebbe opportuno piuttosto che, da parte dei media, venisse sottolineata la scelta naturale di una madre che,  anche se famosa, garantisce al suo bambino il proprio latte, in assoluto il migliore”.

 “La  Sipps – conclude Di Mauro – continuerà a denunciare questo tipo di pubblicità occulta e intende segnalare immediatamente al Garante della Pubblicità la violazione evidenziata”.