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La tossina botulinica in Italia: il bilancio dell’Aiteb

L’associazione: “Il nostro scopo è fare chiarezza e informare correttamente”

imagesSi prepara a spegnere la prima candelina Aiteb, l‘Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, sodalizio di chirurghi plastici, dermatologi e medici estetici nato con l’obiettivo di promuovere le conoscenze in merito all’uso del botulino a fine estetico: “La tossina botulinica è l’intervento di medicina estetica più praticato al mondo – afferma il presidente di Aiteb, Massimo Signorini – Si tratta di una sostanza sicura per ringiovanire il viso e spianare le rughe, ma è anche impiegata con ottimi risultati per curare alcuni disturbi, come la sudorazione eccessiva o l’incontinenza femminile”. 

I numeri. La tossina botulinica è la regina incontrastata nel campo della medicina estetica con il 38,1% degli interventi totali di medicina estetica, seguita a distanza dall’acido ialuronico (23.2%) (dati Isaps 2011). Negli Stati Uniti da oltre 10 anni l’uso del botulino è al primo posto in campo estetico non chirurgico, con una crescita costante: almeno 25 milioni di pazienti si sono sottoposti a questo trattamento e, la maggior parte di essi, continua a ripeterlo. Solo nel 2012, negli USA sono stati eseguiti 3 milioni e 200mila interventi, più del doppio del secondo classificato, l’acido ialuronico, con un milione 400mila trattamenti (dati Asaps 2012).

L’Italia nel panorama mondiale costituisce un’eccezione: al primo posto si trova l’acido ialuronico, con un aumento del 24,5% rispetto al 2011, e al secondo il botulino, con una crescita del 15,6% rispetto all’anno precedente (dati Aicpe). I motivi? “L’anomalia italiana è difficile da spiegare anche se la poca chiarezza sull’argomento, le informazioni non corrette e i falsi miti hanno contribuito ad alimentare una diffusa diffidenza, del tutto ingiustificata, verso la tossina botulinica“, prosegue il presidente di Aiteb.

L’uso di botulino è comunemente, ed erroneamente, associato a espressioni fisse, labbra gonfie e visi “di gomma”: “Solo l’utilizzo improprio della tossina porta a risultati poco naturali – spiega Signorini – Se effettuato da mani esperte, il botulino consente di ottenere un effetto non artificiale. Lo scopo di Aiteb è proprio promuovere la formazione dei medici e l’informazione dei pazienti, evitando falsi ed ingiustificati allarmismi“. 

Il bilancio. Nel suo primo anno di vita, Aiteb ha partecipato con comunicazioni scientifiche ufficiali ai principali congressi nazionali di medicina e chirurgia estetica. Ha organizzato periodicamente corsi di perfezionamento per i soci. Precisa Giuseppe Sito, vicepresidente di Aiteb: “Spesso per gli interventi di medicina estetica, in particolare le cosiddette “punturine” si ritiene che non servano particolari conoscenze: per legge è sufficiente la laurea in medicina, ma nella pratica è necessaria anche una formazione specifica nell’uso estetico della tossina“. 

Fulcro dell’attività associativa è il sito www.aiteb.it, punto di riferimento per pazienti, soci, giornalisti e per chi cerca notizie relative all’argomento. L’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino è il primo sodalizio di medici chirurghi nato con lo specifico obiettivo di sviluppare le conoscenze in merito all’uso della tossina botulinica in medicina estetica. Scopo di Aiteb è coinvolgere tutti i medici italiani interessati allo sviluppo delle metodiche riguardanti la tossina botulinica in estetica e di diventare un punto di riferimento imprescindibile per i pazienti, la stampa e le autorità sanitarie interessate a questi temi. Aiteb vuole favorire la divulgazione delle conoscenze sulla tossina botulinica per uso estetico; sostenere e incrementare il livello qualitativo nell’impiego della tossina, a beneficio ultimo dei pazienti e dei medici stessi; contribuire alla ricerca e allo sviluppo tecnico e scientifico dell’uso e della terapia con la tossina botulinica; promuovere attività formative sull’utilizzo della tossina botulinica in ambito estetico, a favore degli operatori del settore; informare su rischi e benefici della terapia con tossina botulinica; promuovere gruppi di studio e di ricerca sull’utilizzo della tossina botulinica in ambito estetico. Tra gli obiettivi c’è anche la redazione di linee guida diagnostiche e terapeutiche nell’area della medicina estetica e con particolare riferimento alla tossina botulinica, ma anche la collaborazione con enti pubblici o privati per progetti o attività inerenti la tossina.