Vai al contenuto

Sanità più vicina al cittadino, successo degli Ambulatori Codici Bianchi

In provincia di Isernia sono diventati un punto di riferimento per la popolazione 

downloadGli Ambulatori Codici Bianchi funzionano e sono una delle scelte positive in tema di sanità compiute in Italia. Le strutture prevedono la presenza di un medico e di un infermiere che espletano turni di sei ore, garantendo l’assistenza sanitaria dodici ore al giorno. Una risposta tempestiva e adeguata al cittadino, in corretta integrazione con l’attività del medico di Assistenza Primaria e con il Servizio di Continuità Assistenziale. Servono a ridurre gli accessi impropri nelle strutture d’emergenza, fungendo da “filtro”, con conseguente miglioramento delle condizioni di lavoro del personale che opera nel Pronto Soccorso.

I pazienti giungono all’Ambulatorio Codici Bianchi inviati propio dal Pronto Soccorso dopo la fase di triage, oppure vi accedono direttamente. Il riscontro evidente è testimoniato dal gradimento della gente, per cui si può obiettivamente pensare che il passaparola tra le persone che usufruiscono del servizio conta certamente di più di una comunicazione mirata.

Nella realtà molisana, ad esempio, gli ambulatori di Isernia e Venafro sono divenuti un punto di riferimento per la popolazione, per gli immigrati extracomunitari, per gli stranieri temporaneamente presenti (alloggiati nei centri di raccolta e sprovvisti di documenti adeguati), e per i turisti che transitano nella nostra regione. Dal primo gennaio al 31 maggio 2013, negli ambulatori di Isernia e Venafro sono stati registrati 2.814 accessi: 1739 a Isernia, di cui 870 maschi e 869 femmine. Di questi, 1.694 sono di nazionalità italiana, 4 utenti di nazionalità europea, 19 di nazionalità non europea (regolari), 22 utenti stranieri temporaneamente presenti. Dei 1.739 casi trattati, 1.721 sono stati risolti in ambulatorio, 10 sono stati gli interventi di educazione sanitaria e 18 i casi inviati in Pronto Soccorso.

A Venafro sono stati 1.075 i fruitori del servizio di cui 469 maschi e 516 femmine (961 utenti di nazionalità italiana, 4 di nazionalità europea, 21 di nazionalità non europea e regolari). Dei 1.075 casi trattati, 996 sono stati risolti in ambulatorio, 9 i casi inviati in Pronto Soccorso, 20 gli interventi di educazione sanitaria.

Questi 18 mesi di sperimentazione degli Ambulatori per i Codici Bianchi sottolineano l’opportunità di prosecuzione e consolidamento del progetto in questione, come richiesto dai medici della Continuità Assistenziale, i quali ritengono che adeguati sviluppi sarebbero efficaci per poter raggiungere, seguendo le linee programmatiche ministeriali, una maggiore integrazione con la rete assistenziale territoriale e con i servizi ospedalieri.