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La crisi Siriana e` una catastrofe umanitaria; e` il tempo della diplomazia e non delle armi

“Dopo due anni voglio lanciare un forte grido di allarme: la crisi siriana è una catastrofe umanitaria che colpisce soprattutto i più fragili, donne bambini e anziani”, questo il primo commento del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che in questi giorni è in Giordania per valutare l’implementazione di ulteriori servizi per rispondere a necessità e bisogni causati dal deterioramento della crisi, insieme a Comitato Internazionale di Croce Rossa, Federazione Internazionale e le consorelle di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dell’area.

“Dalla Siria si leva alto il grido di dolore della popolazione che soffre: è il momento di far parlare la diplomazia e di far tacere le armi. La Comunità internazionale deve cessare ogni tatticismo politico e si deve concentrare su chi soffre e sulla questione degli sfollati che quotidianamente arrivano in Giordania, Libano, Iraq e Turchia e sugli sfollati interni che occupano ogni edificio rimasto in piedi e disabitato come le scuole. Oltre un milione di siriani ha attraversato il confine dando vita a una migrazione forzata che ha una forte e preoccupante ricaduta sociale nei paesi confinanti. Un pensiero speciale e un ringraziamento lo voglio dedicare ai volontari della Mezzaluna Rossa siriana che quotidianamente offrono se stessi per aiutare chi ha bisogno e che purtroppo dall’inizio del conflitto hanno pagato in prima persona, con ben otto volontari drammaticamente uccisi mentre prestavano soccorso alla popolazione colpita dal conflitto armato”, ha concluso Francesco Rocca.

 Il Presidente Nazionale della CRI, Francesco Rocca, che in questi giorni si trova in Giordania, è a disposizione tramite l’indirizzo di posta elettronica  [email protected] , il numero fisso 06.47596283 o attraverso il Portavoce Tommaso Della Longa al n. 320.7979485