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‘Killfie’, numeri da brivido

Roma, 20 mag. (AdnKronos Salute) – Lanciare la macchina a 220 chilometri orari per farsi un selfie, ma ecco il tragico schianto mortale. L’ultimo tragico ‘killfie’ avvenuto alla guida di un’auto sull’A1 è documentato da un video postato da due amici in diretta su Facebook prima dello schianto. I numeri da brivido di queste sfide sui social sono stati raccolti nel Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes. “In 6 anni, tra l’ottobre 2011 e novembre 2017, nel mondo sono state 259 le persone rimaste uccise nel tentativo di scattarsi un selfie – sottolinea l’Eurispes – per il gusto di sperimentare un’esperienza estrema e il piacere di rendere pubblica l’immagine di sé attraverso i social”. I dati emergono da uno studio dell’India Institute of Medical Sciences di Nuova Delhi.

“La fascia d’età con la più alta incidenza è quella compresa tra i 20 e i 29 anni con 106 vittime, seguita dai più giovani 10-19enni (76 vittime) – prosegue l’Eurispes – Queste due fasce d’età rappresentano il 70,3% del totale dei morti a causa di un selfie. Altre 20 vittime si contano nella fascia tra i 30 e i 39 anni, 2 tra i 50 e i 59 anni e 3 persone tra i 60 e i 69 anni. Delle 259 vittime, 153 sono uomini, 106 sono donne”. Dallo studio emerge che le 259 morti sono legate a 137 incidenti: l’84% di questi sono stati determinati “da giovani tra i 10 e i 29 anni che non hanno calcolato bene i rischi”.

“In particolare, 70 persone sono annegate, 51 sono rimaste vittime di incidenti legati a mezzi di trasporto, 48 sono state le cadute sfidando la legge di gravità; 48 persone sono rimaste bruciate, 16 fulminate da scariche elettriche, 11 colpite da arma da fuoco, 8 vittime di attacchi da parte di animali selvatici”, conclude il rapporto.

“Per quanto riguarda gli incidenti: 41 sono avvenuti per caduta da altezze estreme come palazzi, montagne, scogliere, 32 per annegamento, 13 per folgorazione, 7 causati da animali selvatici, 1 a causa del fuoco, 11 per arma da fuoco, 28 sui mezzi di trasporto. In quest’ultimo caso, i treni detengono il primato”.