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Italiani tra i più sedentari d’Europa: il 60% non fa sport

Sondaggio Eurobarometro. Alti costi per mancata attività fisica

adolescenti-italiani-e-un-epidemia-di-sedentarieta_2271Gli italiani, tra i più sedentari in Europa. Un buon 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42%. Il quadro viene fuori da un’inchiesta di Eurobarometro. Sono 27.919 interviste condotte tra novembre e dicembre 2013. Se i meno attivi in assoluto sono i bulgari (78%), seguiti da maltesi (75%) e portoghesi (64%), gli italiani si trovano al quarto posto (60%) a pari merito con i romeni, peggiorando del 5% rispetto al rilevamento del 2009. Ben diversa la situazione per i Paesi del nord come Svezia, dove solo il 9% dichiara di non praticare alcuna attivita’, Danimarca (14%), Finlandia (15%). 

Come rileva il commissario a Cultura e Sport Androulla Vassiliou, non è solo questione di “salute e benessere”, ma anche di “costi economici molto elevati”. Per questo motivo con la programmazione europea 2014-2020 è stato previsto uno speciale sostegno finanziario per lo sport, nel quadro di Erasmus+ e a maggio il Consiglio Ue adotterà un nuovo piano pluriennale per lo sport.  L’Italia, col 3%, figura al penultimo posto quanto a fetta di popolazione che conduce sport e attività su base regolare (5 volte nell’arco della settimana). La media Ue è dell’8%. A chiudere la classifica, è la Bulgaria (2%). I più allenati sono irlandesi (16%), seguiti da svedesi, ungheresi, spagnoli, sloveni, lituani (15%) e danesi (14%).  In Ue, così come in Italia, sono più gli uomini delle donne a fare esercizio, praticare uno sport o dedicarsi ad altri tipi di attività fisica. Una differenza molto marcata emerge nella fascia 15-24 anni, dove i ragazzi risultano nettamente più
inclini delle coetanee a fare esercizio in modo regolare (74% contro il 56% la media Ue; 72% contro il 49% in Italia).
A ben guardare però, gli italiani non stanno incollati alla sedia molto piuùdegli altri europei: il 21% due ore e mezzo o meno rispetto al 17% Ue; il 42% dalle due ore e mezzo alle cinque ore e mezzo contro il 43%; il 25% dalle cinque e mezzo alle otto e mezzo sul 26% Ue. Per tutti comunque la ragione più frequente per praticare un’attività è quella di migliorare la propria salute, ma a impedirla è spesso la mancanza di tempo.