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Interpretare e guarire il dolore degli anziani

Gli anziani soffrono, ma non riescono a comunicarlo adeguatamente. Il Progetto ‘Come’ insegna ai medici a decifrare descrizioni confuse del sintomo doloroso, a capire la sofferenza nascosta dietro una disfunzione motoria apparentemente banale, a interpretare le parole di anziani affetti da alterazioni cognitive, ma anche a far comprendere al proprio paziente modi, tempi ed efficacia della terapia consigliata. I geriatri e gli altri specialisti che si occupano di pazienti della terza età saranno infatti in aula oggi, a Milano, per un corso che attraverso la “comunicazione efficace” insegna le tecniche più avanzate di diagnosi e terapia del dolore. Gli specialisti iscritti si riuniranno a partire dalle ore 9 presso il Cosmo Hotel Palace di Cinisello Balsamo, in via De Sanctis 5. L’iniziativa, dal carattere particolarmente innovativo e con un marcato sfondo etico-sociale, si svolge sotto l’egida della Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) con il sostegno incondizionato di Grünenthal Italia: ad oggi ha già toccato 10 città italiane, coinvolgendo oltre 400 specialisti. Affronta e risolve uno dei punti più critici nel rapporto con pazienti in età avanzata: ladifficoltà che la maggior parte degli anziani incontra nel rappresentare al medico le proprie sofferenze e anche nel comprendere ed attenersi alla terapia. Il problema è estremamente diffuso: l’80% degli ultrasessantacinquenni soffre di dolore e l’Italia è la seconda nazione più anziana d’Europa.

‘Come’ è un progetto itinerante basato sull’interattività delle sessioni di formazione, rivolte a tutti gli specialisti che si occupano di pazienti geriatrici: partito da Brescia lo scorso 26 maggio, attraverserà il Paese per un totale di 13 tappe e oltre 500 medici coinvolti.

La comunicazione efficace – spiega il professor Giorgio Annoni, docente di Geriatria e direttore della Scuola di specializzazione di Geriatria dell’Università Bicocca, che è il Responsabile scientifico della giornata di formazione milanese – è imprescindibile nella gestione di situazioni complesse come il processo di care nella persona anziana. Tanto più che in questi casi la complessità afferisce non solo al quadro clinico, ma direttamente alla relazione con il paziente e con i familiari. Una corretta comunicazione con il paziente geriatrico può aiutare a ottenere risultati di straordinaria importanza sulla qualità del percorso di cura, così come la mancanza di questa relazione efficiente può vanificare anche i progetti di care più idonei. Con specifico riguardo al dolore, si tratta di un sintomo molto diffuso tra gli anziani, e per la sua valenza negativa sulla qualità di vita dei pazienti della terza età deve essere individuato e trattato con attenzione particolare. Curare adeguatamente il dolore significa azzerare una serie di rischi connessi alla presenza di questo sintomo: primo tra tutti la comparsa di stato confusionale acuto o di delirio”. I profili farmacologici del trattamento del dolore nel paziente geriatrico costituiscono infatti, insieme alla comunicazione efficace, uno dei temi centrali degli incontri del Progetto ‘Come’, e nella tappa milanese saranno affrontati dalla professoressa Paola Sacerdote, Associato presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano.

Il Progetto ‘Come’ fa tappa oggi anche a Perugia, e proseguirà poi, a partire da venerdì 26 ottobre, alla volta di Roma e Treviso.